“E’ l’auto del mio compagno”: NON PUOI GUIDARLA, è ufficiale: dal 15 Aprile DIVIETO ASSOLUTO I Lo dice la legge

“E’ l’auto del mio compagno”: NON PUOI GUIDARLA, è ufficiale: dal 15 Aprile DIVIETO ASSOLUTO I Lo dice la legge

Guidare (Pexels)-solomotori.it

Guidare
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Il nuovo Codice della Strada cambia le carte in regola, ed ecco che guidare un’auto intestata a un’altra persona non sempre è possibile, o meglio, può creare dei problemi.

Avere una macchina per i propri spostamenti quotidiani può essere fondamentale per molti, non solo per le piccole commissioni, ma anche per raggiungere il posto di lavoro o di studio in maniera indipendente.

A volte, però, non si ha la possibilità di acquistarne una propria, per questo si può ricorrere a quella di un familiare, ma ecco che arriva la tegola.

Siamo davvero sicuri che non ci siano impedimenti particolari nel guidare un’auto intestata a un’altra persona? Recentemente il dubbio è lecito, specialmente se si dovesse essere fermati da polizia e carabinieri per un controllo.

Sarà infatti capitato a tutti di guidare un’auto intestata a un’altra persona, magari solo in modo sporadico perché la propria non era disponibile, in altri casi perché si è scelto di sfruttare alcuni vantaggi fiscali.

Non puoi più guidarla

Bene ora agire in questo modo ha sempre fatto pensare che non ci sia niente di male nel farlo e che non possa portare a gravi conseguenze, cosa che è effettivamente vera, almeno a livello generale. Questa azione è infatti consentita a condizione che il proprietario sia d’accordo e la polizza assicurativa copra il conducente occasionale. Analizzando il CdS si scopre che il tipo di rapporto tra il conducente e l’effettivo proprietario è infatti una discrimine fondamentale per comprendere eventuali effetti a cui si può andare incontro, il tutto è riportato nell’articolo 94, comma 4-bis, del Nuovo Codice della Strada.

I familiari non conviventi, o i soggetti non legati da vincoli di parentela con il proprietario, devono effettuare una comunicazione di cambio di conducente alla Motorizzazione Civile, se l’utilizzo del mezzo supera i 30 giorni consecutivi, anche se si tratta di un compagno o persona non sposata. Questo permetterà alla Motorizzazione di effettuare modifica dei documenti in suo possesso ed evitare fraintendimenti.

Giovani e esercitazioni alla guida
Giovane alla guida (Canva)-solomotori.it

Il divieto assoluto

I familiari conviventi del titolare possono invece guidare la vettura senza vincoli particolari, ad esempio parliamo del caso dove i figli che vivono con i genitori, e viceversa. Qualora si fossero superati i 30 giorni e non fosse stata data alcuna comunicazione a riguardo, è prevista una multa che va da 727 a 3.629 euro.

Se si vogliono eliminare i dubbi, è comunque importante verificare le condizioni indicate nell’RC auto, dove dovrebbe essere presente la clausola di “conducente occasionale”, spesso riportata anche come “guidatore terzo” o altre analoghe definizioni, meglio quindi essere sicuri del contratto.