UFFICIALE – Meloni firma, arriva la TASSA MENSILE MOBILITA’: 175 euro secchi TUTTI I MESI I O la paghi, o te la fai a piedi per sempre

Tassa del bollo auto (Canva)-solomotori.it
Ecco qui, se ora viene firmata una cosa, indovina su chi ricadono gli aumenti di stipendio? Sempre nei posti dove uno non vorrebbe, le proprie tasche.
Già perchè se in questi giorni è stata ratificata con intesa firmata presso il ministero delle Infrastrutture l’accordo di rinnovo del contratto nazionale 2024-2026 del trasporto pubblico locale che da sempre fa discutere e incute timori per molti, ecco che questi possano risultare veri.
Abbiamo visto recentemente che i trasporti pubblici non Verano in ottime condizioni, anzi, sono continui oggetto di scioperi e lotte per avere un contratto stabile a fronte di pagamenti giusti, ma ora che tutto ciò è arrivato a chi potrebbe cadere il tutto?
Ovviamente a chi usa i mezzi. Ecco, potrebbe capitare proprio così, che coloro che usano i mezzi sino a dover pagare gli aumenti.
Il nuovo contratto è stato firmato l’11 dicembre 2024 dalle parti in causa Asstra, Anav e Agen da una parte e Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna dall’altra, che hanno quindi revocato lo sciopero che era previsto per il 1 aprile dei mezzi pubblici. Contrari sono rimasti i Comitati COBAS
Le tasse mobilità
Il rinnovo interessa oltre 120mila autoferrotranvieri e arriva dopo una lunga trattativa sciolta grazie anche alla approvazione di un d.lgs che aumenta le accise sul gasolio di 1 centesimo consentendo cosi la copertura da parte dello Stato dei costi degli aumenti retributivi previsti.
Questo significa che lo pagheranno proprio tutti questo aumento, compresi coloro che o mezzi non li hanno mai usati. I dirigenti delle associazioni datoriali hanno espresso particolare soddisfazione per il risultato che si spera aiuti a risolvere i problema della carenza di autisti che assilla il comparto ormai da tempo. Per la Filt-Cgil inoltre dopo gli aumenti salariali, si auspica una riforma più ampia del settore.
La paghi tutti i mesi
L’intesa fatta dalla parti prevede un aumento medio a regime di 160 euro dei minimi retributivi tabellari in due tranche, inoltre una tantum di 500 euro lordi per il periodo pregresso, un nuovo Edr, elemento distinto della retribuzione di 40 euro lordi mensili, per 14 mensilità.
Inoltre in tutto questo entro sei mesi dall’accordo di rinnovo, le parti hanno concordato di definire a livello aziendale intese per regolamentare l’articolazione dell’orario di lavoro con l’obiettivo di bilanciare le esigenze di produttività aziendale con quelle di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, accompagnate dall’erogazione di 40 euro mensili lordi per 12 mesi. A goderne saranno anche i dipendenti a tempo determinato in organico alla data di sottoscrizione dell’intesa.