“Hai mal di testa? Scendi e dacci le chiavi: SEQUESTRO IMMEDIATO dell’AUTO” I Ufficiale il divieto e addio Patente

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Arrivano le nuove regole del Codice della Strada che fanno tremare tutti: ecco in quali casi i farmaci avranno dei seri rischi per gli automobilisti beccati alla guida.
Il Codice della Strada italiano, lo sappiamo bene, è andato incontro ad una vera e propria rivoluzione, da inizio 2025 la situazione è diversa e le norme si sono decisamente inasprite in tutti i campi.
L’obiettivo è quello di ridurre in maniera drastica il numero di incidenti legati alla guida in stato di alterazione dovuto a farmaci comuni.
Le autorità politiche garantiscono la massima sicurezza per tutti gli utenti della strada. Con questa volontà si copre un vero e proprio vuoto normativo.
Come sempre accade è subito scattata la polemica: davvero un semplice farmaco da banco preso come analgesico o antidolorifico può causare alterazione psicofisica alla guida e portare a multe salate che , ovviamente nessuno di noi vuole?
Sequestro dell’auto
L’idea che si sta diffondendo è quello che riguarda la Tachipirina, uno dei farmaci più utilizzati in Italia sia pericoloso. Il paracetamolo può essere prescritto a bambini, adulti e perfino in gravidanza a tutti. Con le nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale, ci si chiede se anche una semplice compressa così utile può diventare un problema. A quanto pare il principio attivo di questa compressa può alterare l’esito dei test condotti durante i controlli su strada che vengono regolarmente fatti.
Un automobilista che ha assunto Tachipirina nelle 48 ore precedenti può risultare positivo a una sostanza ritenuta potenzialmente influente sulla lucidità alla guida, una cosa che può risultare folle, ma possibile. Le conseguenze possono essere estreme: si parla di ritiro immediato della patente e di sequestro del veicolo sul posto. Tutta questa confusione sembra derivare da un’interpretazione rigida e senza margini della norma che Matteo Salvini ha voluto.

Addio patente
Il nuovo Codice della Strada non sembra distinguere, infatti, tra chi guida dopo aver assunto droghe e chi prende un antipiretico da banco. La legge che risulta essere nata con l’intento di tutelare la collettività, viene applicata con il rischio di una generalizzazione pericolosa di cose che non hanno senso. Situazioni molto diverse tra loro vengono trattate però con lo stesso rigore.
La politica senza tolleranza rischia di colpire duramente anche chi non rappresenta alcun pericolo per la sicurezza stradale. Senza ombra di dubbio nei prossimi mesi ci saranno delle precisazioni per tranquillizzare gli automobilisti e anche dottori e farmacisti chiedono maggiore chiarezza a proposito degli effetti reali sulla guida dei farmaci di banco.