“Fai scattare il timer, e poi metti in moto”: ora controllano quanto tempo stai al volante I Nuovo obbligo alla guida, è ufficiale il ‘COUNTDOWN’

Autista al volante (Canva)-solomotori.it

I rischi della strada sono alcune volte collegati al tempo di guida: uno nuovo obbligo potrebbe controllare quanto stai al volante.
La strada è un luogo purtroppo disseminato di rischi e ostacoli, lo è per sua natura. Spesso però a renderli ancora più numerosi sono i comportamenti degli stessi conducenti.
Non rispettare le norme contenute nel Codice della Strada, commettere gravi infrazioni, mettere in pericolo la propria e l’altrui incolumità.
Non solo auto, ma anche motocicli, qualsiasi mezzo, soprattutto quelli più pesanti. Pensiamo a tutti gli quei mezzi che trasportano carichi gravosi, come autotreni, tir, autoarticolati, che proprio per questo alto tasso di rischio connaturato, devono seguire precise istruzioni di viaggio.
E un nuovo obbligo alla guida potrebbe interessare moltissimi conducenti, che dovranno davvero stare molto attenti a quello che faranno mentre si metteranno al volante. A essere oggetto di un severo controllo sarà proprio il tempo, per quanto essi staranno alla guida del proprio mezzo.
Quanto tempo stai al volante? Il nuovo obbligo
Facilmente intuibile quello di cui stiamo per parlare. Per questo ogni volta che metterai le mani sul volante e farai per mettere in moto, ti converrà far scattare il timer e poi partire, prima di incorrere in qualche rischio. Infatti le conseguenze di questo mancato obbligo potrebbe essere un controllo a sorpresa.
Frutto di un stretta, tramite un vero e proprio Decreto Legislativo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 13 marzo appena trascorso, che modifica il già presente dlgs 23 febbraio 2023 n.27. Autisti e aziende che si occupano di autotrasporti potrebbero essere al centro di una serie di mirate operazioni di controllo da parte degli Ispettori del Lavoro, dell’INL.

Occhio al tempo, scattano i controlli
Interessati soprattutto quelli che anche in passato hanno avuto qualche problemino, cioè hanno commesso qualche infrazione legata ai tempi di guida e riposo o che addirittura hanno manomesso i dati del tachigrafo digitale. Gli Ispettori, durante queste visite di controllo potrebbero servirsi dei dati del sistema di classificazione del rischio.
Al momento l’iter parlamentare per il nuovo Decreto Legislativo, presentato dal Ministro per gli affari europei Tommaso Foti, dal Ministro del Lavoro Marina Calderone e da Matteo Salvini, alle Infrastrutture e Trasporti, e contenente anche un aggiornamento del sistema nazionale di classificazione del rischio (in linea con la direttiva UE n.2024/846), non si è ancora concluso, poiché serve ancora il parere delle commissioni parlamentari competenti affinché possa ottenere l’autorizzazione definitiva.