“E’ l’auto di mio padre”: ma ai vigili non importa I Ufficiale il decreto ‘Stop parenti”, divieto di sosta se l’auto non è tua

“E’ l’auto di mio padre”: ma ai vigili non importa I Ufficiale il decreto ‘Stop parenti”, divieto di sosta se l’auto non è tua

Divieto di sosta(Depositphotos)-solomotori.it

Divieto di sosta
Divieto di sosta(Depositphotos)-solomotori.it

C’è chi per parcheggiare facilmente sembra aver trovato una furba scappatoia, ma non è passato inosservato ai vigili.

È una difficoltà che riguarda soprattutto chi vive nelle grandi città, ma non solo. Ormai lo spazio nei centri urbani, quello riservato alla sosta e ai parcheggi, è diminuito notevolmente rispetto al passato.

Di parcheggi gratuiti neanche l’ombra, ma anche trovarne uno a strisce blu, da pagare, diventa un’impresa giornaliera. La conseguenza più ovvia è una circolazione sofferente e soprattutto le soste selvagge.

C’è chi parcheggia in seconda fila, chi si infila in qualsiasi piccolo posto libero intralciando entrate e uscite, chi parcheggia anche dove non potrebbe, rischiando.

Il Codice della Strada è molto chiaro sulle sanzioni per chi si rende responsabile di un’infrazione del genere.

Sosta in città: troppe infrazioni

E anche la migliore scusa possibile con i vigili o con gli agenti al posto di blocco, non servirà a evitare al conducente responsabile dell’infrazione, multe salate e sanzioni previste dal Codice. È quanto riportato da un articolo del Corriere Adriatico, che racconta proprio di una vicenda che potrebbe essere non un’eccezione, bensì una ricorrenza, un comportamento spiacevole molto frequente.

Come dicevamo per alcune categorie particolari di conducenti, e naturalmente per i loro veicoli, la normativa prevede delle agevolazioni e delle esenzioni. È il caso dei portatori accertati di disabilità e del loro pass, per la circolazione e la sosta che serve proprio a facilitare loro queste azioni quotidiane sulla strada.

Posto Disabili
Posto Disabili (Pixabay)-solomotori.it

“Stop parenti”: è divieto di sosta nonostante la scusa

Qualcuno ha pensato furbamente di approfittarne, come raccontato dal Corriere Adriatico: nella città di Fabriano, gli agenti della Polizia Locale hanno fatto strage di patenti. Il motivo è presto detto, visto che in molti si servivano del pass disabili appartenente ai loro familiari per parcheggiare facilmente e dove gli pareva. Una volta bloccati, la loro scusante è stata che il pass gli apparteneva e gli spettava, in quanto il veicolo apparteneva a un parente.

Parenti deceduti da tempo o non presenti in auto in quel momento. Stop alla parentela come scusa per il parcheggio: l’infrazione appunto il divieto di sosta in spazi riservati alle persone portatrici di disabilità è costata un’ammenda da 330 euro, la decurtazione di 4 punti dalla patente, la rimozione forzata del veicolo. Certi comportamenti dovrebbero far riflettere a prescindere dal peso delle sanzioni, poiché si tratta di civiltà.