“In pensione non ci vai, e non ti facciamo neanche guidare”: ANZIANI, ADDIO AUTO, Governo si accanisce I “Patente B ritirata”

Patente anziani - depositphotos - solomotori.it

Sappiamo bene che guidare un veicolo prevede il mantenimento e la presenza costante di alcuni requisiti, ma con l’età potrebbero decadere.
Cosa c’è di più esemplificativo dell’indipendenza di conseguire, da giovanissimi, la patente di guida? Nulla di più se non vivere felici.
La sensazione di poter arrivare dovunque, da soli, è unica. Non resta far altro che scansare il rischio di infrazioni per non perdere l’amata patente, rinnovarla nel tempo senza perdite.
E se ti dicessero che alla libertà di metterti alla guida ci sarà un limite invalicabile, imposto dalla legge?
Imposto dalla natura, che ha a che fare con l’età anagrafica, e forse anche con le relative condizioni psico-fisiche. Sarà allora che forse dovrai dire addio alla tua tanto amata patente.
Anziani al volante
Una notizia che circola già da qualche tempo, su stampa, web e media, quella che ha già destato preoccupazione in moltissimi conducenti, specialmente quelli con qualche anno in più sulle spalle, anche se è stata ampiamente considerata come una fake news. A quanto si legge, sembrerebbe infatti in corso un cambiamento sostanziale nel sistema dei limiti di età previsti per la patente di guida, nello specifico per il rinnovo.
Secondo le voci malpensanti vi sarebbe stata l’impossibilità di tener il titolo per condurre oltre i 68 anni, una cosa sbagliata poichè è valida solo per i mezzi pesanti. Ma stanno veramente così le cose? Forse c’è bisogno di fare un po’ di chiarezza. Sappiamo bene che i tempi del rinnovo della patente si riducono man mano che si va avanti con l’età. Se infatti fino ai 50 anni, il documento si rinnova ogni 10 anni, dai 50 ai 70 anni ogni 5 anni, più in là, oltre i 70 saranno solo 3 gli anni tra un controllo e l’altro.

Provvedimento duro
L’unica differenza si ha quando si è in età veramente avanzata, dagli 80 in su, l’accertamento per il rinnovo può avere scadenza ogni anno. Il motivo è intuibile e riguarda la sicurezza e la prevenzione e riduzione dei rischi sulla strada. La vecchiaia porta inevitabilmente con sé condizioni fisiche che potrebbero risultare, dopo accertamento della Commissione Medica, inadeguate alla conduzione di un veicolo, come patologie o semplicemente mancanza di riflessi.
La confusione potrebbe dunque sorgere tra età anagrafica del conducente e tempo di possesso del documento: quello che cambia è la patente che non si può più avere a 68 anni. Oggi ad avere la patente per guidare i mezzi pesanti sono coloro che lo fanno per lavoro, ma che potrebbero smettere per età pensionabile, cambiando così vita e dedicandosi al relax.