“Nessuno vuole guidare: diamogli dei soldi”: Salvini è stufo e apre la cassa, agli italiani non serviva sapere altro

“Nessuno vuole guidare: diamogli dei soldi”: Salvini è stufo e apre la cassa, agli italiani non serviva sapere altro

Autista (Canva)-solomotori.it

Autista
Autista (Canva)-solomotori.it

Associazioni categoria e Governo, uniti per rispondere alle difficoltà di un settore in difficoltà: le possibili soluzioni.

Uno dei settori trainanti dell’economia di qualsiasi Paese, è quello dei trasporti. Possiamo certamente affermare che è ciò che lo muove e fa muovere le sue produzioni.

Milioni di mezzi, si muovono ogni giorno nel mondo. Sulle strade e autostrade italiane, un via vai continuo di autotreni e tir che trasportano merci.

Al volante uomini e donne di ogni età che svolgono un lavoro pesante. Forse è per questo che sempre meno persone ne sono attratte. E se il problema fossero i soldi?

Forse alla fine gli italiani non si aspettavano altro se non questo, se non uno stipendio che equivalga perfettamente il lavoro fatto. Forse sarebbe questa l’intuizione per mettere a tacere un problema ricorrente, a cui il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini sembra aver pensato.

Un problema per un intero settore: nessuno vuole guidare

Ma non si può naturalmente ridurre tutto solo a questo, le cose sono molto più complesse. E il quadro lo ha presentato benissimo il documento inviato da TrasportoUnito, in questi giorni, proprio alla figura del Ministro Matteo Salvini e al vice Edoardo Rixi, in vista del tavolo di confronto tra associazioni di categoria e Governo.

Il documento mette in luce un problema serio, la mancanza di autisti professionali sul territorio nazionale rispetto alla domanda di lavoro del settore trasporti, in particolare modo quelli su lunghe tratte. Le cause rintracciabili in motivazioni sia burocratiche che economiche, sono state poste sotto la luce dei riflettori affinché si faccia sul serio qualcosa. Nello specifico l’invito di TrasportoUnito si basa su 7 temi di discussione.

Traporti su gomma
Traporti su gomma (Pixabay)-solomotori.it

L’intervento delle associazioni di categoria e le possibili soluzioni

L’intento riportare manovalanza, soprattutto giovane, tra le fila di questo settore lavorativo. Di sicuro da rivedere il fattore economico e salariale, ma anche diritti e facilitazioni. Tra le proposte infatti l’eliminazione del corso per l’acquisizione della Carta di Qualificazione del conducente CQC, al fine di sostenere semplicemente l’esame e magari di farlo coincidere con quello del conseguimento della patente professionale.

Tra i punti di discussione, un tirocinio  di almeno tre mesi obbligatorio per neo autisti presso aziende accreditate. Tutela degli autisti, con l’ipotesi, secondo il documento dell’associazione, di modifiche al Codice della Strada che possa rendere più accessibile questo tipo di lavoro, anche sui limiti d’età, e magari ammorbidire certe sanzioni, in particolare quella della sospensione breve della patente.