Salvini approva il leasing sociale: auto low cost, sconti e costo ZERO per te I Paga lo Stato: ma hai pochissimo tempo

Contratto di leasing (Canva)-solomotori.it

Per risollevare le sorti dell’industria del mercato dell’auto europeo, la messa a punto di nuove agevolazioni potrebbe essere utile.
La musica di sottofondo della mobilità del Vecchio Continente non sembra certo sparita: il 2035 non è poi così lontano e la transizione a una mobilità green è ancora l’obiettivo.
I risultati del mercato dell’auto, in special modo quello legato alle BEV, è ancora al di sotto delle aspettative e si fanno tentativi per risollevare le sue sorti.
Una misura messa a punto, dietro suggerimento della politica comunitaria, dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture del nostro Paese. L’obiettivo è quello di incentivare e rilanciare il settore dell’industria automobilistica, con particolare attenzione alle nuove tecnologie green.
L’Italia non è certo il primo Paese dell’Unione in cui questa misura prende forma, molti altri prima, anche la Francia, dove i risultati non sarebbero stati deludenti, grazie all’appoggio economico della Commissione Europea e al suo Fondo Sociale per il Clima.
Un modo per incentivare il settore auto
Si chiama leasing sociale: un comune acquisto in leasing del veicolo secondo un prezzo calmierato, grazie al supporto di un incentivo statale. In sostanza quello che cambia rispetto agli altri leasing, è il costo della rata mensile da pagare che sarà ridotta, offrendosi come possibilità per un pubblico molto più ampio, visto il sostegno economico dello Stato.
Infatti il canone mensile da pagare non dovrebbero essere superiore a quota 100 euro. Per chi contrae questo tipo di leasing, non c’è obbligo di riscatto finale del veicolo e il supporto economico dello Stato si rivela in parte o addirittura totalmente, anche nel costo dell’anticipo iniziale. Non mancheranno dei requisiti da rispettare, per beneficiare del leasing sociale.

Agevolazioni, sconti e canone low cost: il leasing sociale
Tra questi si farebbe strada quello della rottamazione di un veicolo più datato e dunque più inquinante, il limite di un tetto massimo di prezzo per il veicolo da noleggiare, origine della produzione e magari anche la produzione avvenuta in regime di fonti di energia rinnovabile. Ma anche condizioni più strettamente legate alla questione economica, come ISEE, proprietà di altre auto nel nucleo familiare.
L’obiettivo della Commissione Europea è quello di incoraggiamento di questo tipo di sistema, al fine di incentivare la diffusione di veicoli nuovi e a zero emissioni, per una mobilità sempre più sostenibile. Un modo per permettere anche ai redditi di fascia inferiore di accedere a un tipo di mercato, quello delle auto elettriche, ancora incredibilmente proibitivo per essere protagonista di una rivoluzione che coinvolga le masse.