“Puoi circolare anche se inquini”: ufficiale, ANNULLATO il blocco SMOG: niente multe, zero rischi guida dove ti pare

Auto inquinanti circalre - energu - solomotori.it

La svolta sta arrivando, e questa non stiamo parlando della classica svolta green dell’UE, dove a farne parte sono sempre gli stessi paesi con richieste folli.
Sappiamo bene che in Europa la situazione è tesa, poichè i venti di guerra non aiutano molto e la possibilità che questa famosa terza guerra mondiale diventi realtà non accennano a diminuire.
Questa volta però, ci concentreremo su un decreto che hanno voluto proprio in UE e riguarda l’industria automobilistica. Se in passato questa è stata pesantemente tartassata e egemonizzata per la sua produzione di veicoli Diesel, ora è tempo di una frenata e di allentare le corde.
Con questi cambiamenti in atto ora le case automobilistiche che da sempre chiedono maggior tutela e leggi meno severe potranno tirare un sospiro di sollievo data la novità che la commissione europea sta lanciando.
Il fatto di cui vi parliamo è accaduto lo scorso 3 marzo, durante il secondo incontro sul futuro dell’industria automobilistica europea, uno dei più importanti dell’ultimo periodo che riunisce insieme i grandi produttori di veicoli con i vertici dell’Europa. In questa occasione il Presidente della Commissione UE Ursula Von Der Leyen ha comunicato le priorità da introdurre riguardanti il settore dell’automotive cambiando alcune cose e ribadendo altre.
Annullato il blocco
L’obiettivo da raggiungere è la piena neutralità tecnologica e per poterla ottenere la Presidente ha deciso di dare più tempo alle case automobilistiche per produrre veicoli che corrispondano agli standard massimi di emissione di CO2, queste poche parole significano una vera boccata d’ossigeno per un indotto e per aziende che sono ormai al lastrico, se non in crisi finanziaria.
Questo slittamento causerebbe anche un possibile rinvio delle sanzioni alle aziende che non rispettano le conformità relative alle emissioni e secondo l’organizzazione ambientalista Transport & Environment (TE), creando così ulteriore possibilità di guadagno e di evitare il fallimento per molte aziende automobilistiche con sede in Europa.

Zero rischi
Questo cambiamento alla finestra temporale non metterebbe la giusta pressione alle case automobilistiche per costruire modelli elettrici abbordabili e la concorrenza cinese avrebbe un grosso vantaggio, creando così un problema diverso dato dall’avanzata cinese sul fronte occidentale.
Con questi aggiornamenti del regolamento europeo, alcuni modelli di auto con motore a combustione interna potrebbero essere salvati come, ad esempio, le auto ibride plug-in (PHEV) e quelle con il range extender (piccolo propulsore termico utile a ricaricare la batteria), parliamo quindi di modelli che non sono prettamente termici, ma usano ancora il “vecchio carburante” come fonte di alimentazione principale.