“Vietato portare l’auto dall’elettrauto”: è legge, 5 mila euro di multa e procedimento di confisca I Meglio darsi al fai-da-te

“Vietato portare l’auto dall’elettrauto”: è legge, 5 mila euro di multa e procedimento di confisca I Meglio darsi al fai-da-te

Meccanico nell'officina (Pexels)-solomotori.it

Meccanico nell'officina
Meccanico nell’officina (Pexels)-solomotori.it

Portare l’auto dall’elettrauto è consuetudine per l’automobilista: ma se un giorno ti venisse vietato, ecco la motivazione.

La manutenzione della propria auto, tra tagliandi, guasti improvvisi e sostituzioni, è un impegno ricorrente per l’automobilista.

Egli deve sempre cercare la risoluzione più efficace al problema, nel minor tempo possibile, al costo più basso e portando a casa il risultato migliore.

E qui entra in campo il ruolo dell’officina: scegliere il luogo, il meccanico, l’elettrauto migliore, quello più capace di mettere mano al veicolo. Ma il rischio di incorrere in qualche sorpresa spiacevole, è dietro l’angolo.

Scoprire per esempio che l’officina di riparazione o quella dell’elettrauto in cui ti eri sempre recato, non era ciò che pensavi fosse. E lo scoprirai perché un bel giorno ti sarà vietato andarci.

Vietato portare l’auto dall’elettrauto: ecco il perché

Troverai la saracinesca abbassata perché le Forze dell’Ordine l’avranno fatta chiudere. Sono numerosi i casi di cronaca, che stampa e media non smettono di raccontare: elettrauto o autofficine che all’apparenza sembrano avere tutto in regola per svolgere quelle mansioni, attrezzature, ponti, ma non sembrano avere la cosa più importante: l’autorizzazione per lavorare. Il fatto è che spesso queste possono essere attività abusive non registrate e autorizzate dal Registro delle Imprese.

Mancanza di permessi e non solo. Situazioni del genere si portano dietro molte più conseguenze di quante possiamo immaginarne. Non solo un reato per la legge, ma mancanza dei requisiti per la sicurezza, mancato pagamento delle tasse e quindi evasione, assenza della gestione corretta dei rifiuti. Naturalmente questo non è giusto nei confronti dello stesso cliente che non ha nessuna certificazione del lavoro richiesto e delle somme spese.

Officina
Officina (Pixabay)-solomotori.it

Le conseguenze della legge: multe e confisca

Esemplificativo il caso riportato dalla testata online 055Firenze, di un’officina che è stata scoperta operare abusivamente dalla Polizia Municipale di Firenze, in una zona della città toscana: il titolare dell’attività, alla richiesta della documentazione, non ha potuto far altro che ammettere la mancanza dell’iscrizione al Registro delle Imprese, andando incontro alle spiacevoli conseguenze.

E la risposta della legge non si è fatta attendere. Di fronte al carattere evidentemente abusivo, alla mancanza di documentazione e autorizzazioni, l’officina abusiva ha ricevuto un verbale di multa che non potrà facilmente dimenticare. Più di 5 mila euro di ammenda per aver messo in piedi un esercizio di attività di riparazioni meccaniche senza possedere iscrizione nel Registro delle Imprese, con conseguente confisca dell’attrezzatura. Ancora in corso da parte delle Forze dell’Ordine, nello specifico del Reparto Ambientale, accertamenti sullo smaltimento rifiuti.