ELIMINATO IL DIESEL: Il Governo firma il decreto ’15 Marzo’, da metà mese non puoi più rifornirti

Con il nuovo decreto appena approvatosi dirà addio alle pompe di distribuzione del Diesel. E’ finita: e per una ragione chiarissima.

La situazione che stiamo vivendo da molti anni quasi non fa più notizia, tra la cronaca e l’attualità, ma stiamo vivendo in una crisi grossa e profonda dalla quale risulta difficile tirarsi fuori.

Anzi, c’è continuamente da raccogliere lacrime amarissime di chi si trovano in situazioni disperate e non sanno più dove sbattere la testa, basti vedere le famiglie e di segmenti e settori in crisi, economicamente e socialmente sempre maggiori, e tra la voce crisi vi sono i tagli anche al comparto motori della famiglia.

Purtroppo l’automotive non è in crisi solo a livello di vendite, di numeri di immatricolazioni, ma anche di altro. Semplicemente la gente non compra più auto come prima perchè non riesce a permettersele.

Questo perchè a mantenerle si paga troppo su tutti i fronti, dalle assicurazioni auto al bollo, dai pedaggi ai ticket, senza parlare delle multe. Risulta evidente come in effetti, la voce più pesante di tutte, e anche la più inevitabile, sia un’altra, e ben chiara.

Il decreto da firmare

Parliamo anche di quella voce che fa riferimento ai carburanti: non puoi evitare di mettere carburante, quale che sia, altrimenti l’auto neppure partirebbe. Eppure, tutti sono aumentati, e continuano ad aumentare, e continuano anche a patire un ‘carico’ esterno, in termini di aggravio di esborso a cui siamo chiamati, quando andiamo a rifornirci, che non deriva dalla diretta erogazione del carburante in sé. Parliamo delle voci di spesa collaterali.

Quando si parla di accise, infatti si fa riferimento alle tassazioni che gravano e orbitano intorno al prezzo finale della stessa che paghiamo al rifornimento alla stazione di servizio. Tutte sono tasse obbligatorie, che versiamo allo Stato, e che fanno aumentare di molto, a volte, la cifra da tirare fuori. Dunque, quando mettiamo ‘benzina’, o quel che è, non è tutto ‘oro’ ciò che luccica, e non è tutta benzina che paghiamo.

Non puoi più rifornirti

Voci di corridoio però fanno sapere che potrebbe arrivare una manovra che, in 5 anni, dovrebbe allineare i carburanti su prezzi più bassi: ovvero, dovrebbe allineare le accise. In soldoni però, questo significa che il diesel costerà di più della benzina, perchè nella ridefinizione delle quote, se le aliquote della benzina scenderanno, le accise del diesel cresceranno.

Stiamo parlando di una compensazione nell’avvicinare le due ‘realtà’. E nei fatti questo vorrà dire pagare di più creando così un addio preannunciato. Ed è da qui che nasce il ‘decreto idi di Marzo‘, come qualcuno l’ha definito pensando al periodo storico, attuale, in cui cade, degno di Giulio Cesare.