Ufficiale, MULTA ANNULLATA se la l’auto è in sosta vietata: tutto vero, il GIUDICE cancella tutto, non cacci più una lira

Ufficiale, MULTA ANNULLATA se la l’auto è in sosta vietata: tutto vero, il GIUDICE cancella tutto, non cacci più una lira

Agente che fa la multa (Depositphotos)-solomotori.it

Agente che fa la multa
Multa annullata (Depositphotos)-solomotori.it

Ci siamo, questa volta abbiamo il giudice di pace ha annullato una multa che ha dell’inverosimile, ecco le motivazioni.

Le vicende che riguardano gli automobilisti e il rispetto delle regole di cui al Codice della Strada sono spesso inaspettate.

Stando alla sentenza di un giudice di pace che ha disposto l’annullamento di una multa inflitta al un conducente di veicolo, pur resosi responsabile della violazione dei limiti di velocità con tanto di rilevazione dell’eccesso di velocità.

Il motivo del comportamento è imputabile ai vigili urbani che hanno emesso la sanzione pecuniaria. Per tale ragion al momento dell’infrazione dell’automobilista, la loro vettura era stata posteggiata sul marciapiede in un centro abitato, impedendo il passaggio ai pedoni e integrando la violazione del divieto di sosta di cui all’art. 58 del Codice della strada.

Insomma, parliamo di una sosta vietata dovuta alla nonocuranza dei “controllori” e non dell’automobilista sanzionato. Sono state proprio le pesanti critiche ricevute al comportamento dei vigili urbani hanno spinto il multato a fare ricorso al giudice di pace e ottenere l’annullamento della sanzione.

Multa annullata

Il giudice ha accolto il ricorso presentato dall’automobilista, annullando la multa per eccesso di velocità e condannando il Comune a pagare le spese legali. In sostanza, è stato punito il mancato rispetto delle norme del Codice della Strada da parte delle forze dell’ordine, poiché questa non avevano rispettato il divieto di sosta, ottenendo così la validità della multa per violazione del limite di velocità.

In particolare, il ricorso ha funzionato perché l’automobilista, tra le varie informazioni contenute nell’atto, ha specificato qual è stata la condotta delle forze dell’ordine e ha fornito l’immagine dell’auto di servizio in divieto di sosta, che si è rivelata prova decisiva all’atto della cancellazione. Ovviamente la sua iniziativa è stata tempestiva, perché la presentazione del ricorso è avvenuta entro i 30 giorni dall’emissione della sanzione.

Multa all'automobilista
Multa all’agente (Depositphotos)-solomotori.it

Lo dice il giudice

Concludendo, il principio di fondo che emerge è il seguente: sono le autorità stesse a dover dare il bnuon esempio, poiché sono loro che hanno competenza nell’emettere la multa e il compito di far osservare le leggi, sempre nel pieno rispetto e correttezza delle regole del Codice della Strada: nella fattispecie, quelle relative al divieto di sosta.
In mancanza, la multa eventualmente elevata potrà essere invalidata, pur se emessa da regolare dispositivo autovelox.

La vicenda in oggetto costituisce un precedente degno di nota e, se la sentenza dovesse essere citata in casi futuri, potrebbe rafforzare la posizione del guidatore che contesta sanzioni emesse in situazioni simili, imponendo più rigore nell’utilizzo dei dispositivi di controllo della velocità, una cosa da non sottovalutare.