“Stavo solo mettendo scaldando l’aria”: dillo, e il vigile non ti può multare I La furbata del 18enne napoletano I Sanno che mente, ma non possono provarlo
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Climatizzatore auto (Depositphotos)-solomotori.it
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Una scusa banale potrebbe mettere al riparo da multe salate e sanzioni. In ogni caso è meglio rispettare le regole e evitare certe situazioni.
Quante sono le possibili infrazioni del Codice della Strada di cui un conducente potrebbe rendersi responsabile, tante e variegate sono le scuse che spesso le Forze dell’Ordine, ai controlli dei posti di blocco, hanno sentito raccontare.
Chi supera il limite di velocità imposto e dice di dover correre al lavoro, c’è chi lascia la macchina in seconda fila bloccando il traffico e trova la scusa di una commissione urgente, una cosa al confine con la vita e la morte.
E poi ci sono gli irriducibili, quelli che non hanno nessun timore di essere beccati, quelli che non sono preoccupati neppure delle più pesanti multe e sanzioni disposte dal nuovo Codice, cui potrebbero facilmente andare incontro, e continuano a commettere infrazioni rischiose , pensando di potersela sempre cavare.
E se ne inventano davvero una in più del diavolo quando si tratta di doversi salvare la pelle, nonostante abbiano commesso l’errore. Come quelli che continuano a usare il cellulare alla guida, tra l’altro mettendo in serio pericolo la propria incolumità, e vengono sorpresi ma osano difendersi con ogni mezzo.
La scusa del condizionatore, per nascondere una grave infrazione
La scusa per le Forze dell’Ordine al posto di blocco che ti becca a smanettare al cellulare? Una delle più banali che secondo i furbetti, come la cronaca nazionale e locale raccontata su molti quotidiani ha più volte riportato, potrebbe funzionare. Secondo loro infatti se mai dovessero beccarti con le mani sul cellulare mentre sei alla guida, con l’abilita e la velocità di posarlo immediatamente nel vano porta oggetti, potresti cavartela.
Potresti evitarti quelle multe che sono veri e propri salassi, quelle sanzioni che potrebbero farti dimenticare l’auto per molto tempo, con una scusa: potresti dire, e sarebbe capitato davvero, che stavi solo mettendo mano ai pulsanti del condizionatore, per attivare l’aria in macchina. Una vera e propria furbata che in quanto tale può funzionare eccezionalmente, ma non sempre. Le regole sono regole e non tengono conto delle scuse.
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Una scusa furba per evitare una multa salata
Infatti a seguito dell’approvazione definitiva e dell’entrata in vigore della legge n.177/2024 che ha parzialmente riformato il Codice della Strada, a partire dalla data del 14 dicembre 2024, chi viene sorpreso a usare durante la marcia apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante, è punito con una multa salatissima.
Si va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Ma non finisce così, perché ad attendere il trasgressore ci sono anche una serie di sanzioni accessorie molto pesanti, come la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida e sin dalla prima infrazione, la possibilità di vedersi sospendere la patente di guida da 15 giorni fino a due mesi. Anzi se le cose si fanno più gravi, e cioè in caso di recidiva nel biennio, la multa lievita, da 350 a 1.400 euro, i punti decurtati arrivano a quota 10 e il tempo di sospensione della patente si può allungare fino a 3 mesi.