Contestare una multa: come fare ricorso e quando non conviene farlo

Contestare una multa: come fare ricorso e quando non conviene farlo

Contestare una multa è possibile, ma conviene? - Corporate + - SoloMotori.it

Ecco quando è possibile contestare una multa. Scopriamo come fare e quando conviene
Contestare una multa è possibile, ma conviene? – Corporate + – SoloMotori.it

Quando si riceve una multa, questa può essere contestata facendo ricorso. Scopriamo in che modo è possibile farlo e quando non conviene.

Beccare una multa, qualsiasi sia l’infrazione che viene contestata, non è affatto un evento piacevole per gli automobilisti.

Inoltre, poi, ci sono dei casi in cui non si capisce proprio la motivazione che ha portato ad avere la sanzione.

In pratica, si pensa che si sia subito un torto. Ecco che, allora, quando questa viene notificata, si pensa subito al ricordo.

Tuttavia, bisogna stare molto attenti. Il ricorso è possibile, ma bisogna ponderare, caso per caso, quando realmente vale la pena farlo. Scopriamo come avviare il procedimento.

Ricorso per una multa: ecco come procedere

La prima cosa da fare in questo caso è comprendere se sia possibile o meno impugnare la sanzione e produrre ricorso. Per poter procedere, infatti, c’è necessità che ci siano dei vizi di forma, come, ad esempio, la mancata contestazione istantanea del provvedimento, nei casi in cui la Legge lo preveda. Inoltre, è possibile anche produrre ricorso in caso l’infrazione sia stata commessa per necessità.

Poniamo, ad esempio, il caso in cui un automobilista, per una emergenza sanitaria abbia dovuto sforare i limiti di velocità o sia passato col rosso. Ecco, questi sono tutti validi motivi per provare a fare ricorso che può essere presentato sia dinanzi al Giudice di Pace sia dinanzi al Prefetto. Tuttavia, è sempre bene capire quando non vale la pena nemmeno provarci.

Ecco quando è possibile contestare una multa. Scopriamo come fare e quando conviene
Si può fare ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto, ma non sempre è possibile e conveniente – Pexels – SoloMotori.it

Fare ricorso è semplice, ma non sempre vale la pena

Il ricorso per una multa può essere presentato, come già accennato, sia dinanzi al Giudice di Pace sia al Prefetto. Nel primo caso si hanno a disposizione 30 giorni di tempo dalla notifica dell’atto. Lo si può presentare sia in autonomia sia con l’aiuto di un avvocato, ma in questo caso occorre tenere conto delle spese a questo relative. Bisogna presentare tutta la comunicazione, dal verbale alle motivazioni del ricorso e un documento di identità. Inoltre, va pagata una quota di 43 euro ed una marca da bolla da 27€. Fatto ciò, il Giudice delibererà su quanto presentato e potrà annullare, ridurre o confermare la sanzione.

Per quanto riguarda il Prefetto, invece, è tutto totalmente gratuito ed il limite temporale per produrre ricorso è fissato a 60 giorni dalla notifica della multa. I tempi di decisione, però, sono più lunghi e, in caso di ricorso respinto, bisogna pagare una cifra pari al doppio della multa comminata. Insomma, in entrambi i casi, di può rischiare di dover pagare molto di più rispetto all’ammontare della multa ricevuta. Certo, c’è sempre la possibilità di ricorrere al Tribunale Civile, ma anche in questo caso potrebbero aumentare le spese. Pertanto, se l’importo è minimo, meglio pagarlo entro i 5 giorni dalla notifica in modo che si possa usufruire anche dello sconto previsto del 30%.