“Se non guido non mangio”: ufficiale, dillo al posto di Blocco, MULTA ANNULLATA SUBITO I Non possono impedirtelo

“Se non guido non mangio”: ufficiale, dillo al posto di Blocco, MULTA ANNULLATA SUBITO I Non possono impedirtelo

Posto di blocco (Pixabay)-solomotori.it

Posto di blocco
Posto di blocco (Pixabay)-solomotori.it

Il rischio di beccarsi una multa e sanzioni pesanti, potrebbe svanire di fronte a una valida motivazione: dillo al posto di blocco.

Rispettare il Codice della Strada è certamente un obbligo del conducente, ma è anche una sorta di responsabilità nei propri confronti e in quelli degli altri.

Prima di tutto per un’ovvia questione di sicurezza dell’incolumità, ma poi anche per tentare di evitare di cacciarsi nei pasticci, in situazioni spiacevoli.

Salvaguardare il proprio portafoglio da multe esagerate e evitabili, ma anche cercare di essere guidatori affidabili e corretti, senza correre il rischio di essere sanzionati o vedersi addirittura togliere la patente.

Sarebbe un peccato dover rinunciare alla libertà e all’indipendenza di mettersi alla guida del proprio veicolo per colpa di uno stupido errore o di una trasgressione consapevole.

Posto di blocco e multe: quando guidare è una necessità

E il rischio che si corre ogni qual volta si commette un’infrazione, considerata anche come leggera dal conducente, è veramente alto, specialmente dopo che il nuovo Codice della Strada ha inasprito ancora di più le sanzioni e aumentato il prezzo delle multe per qualunque tipo di violazione.

Pensate all’infrazione molto comune dell’eccesso di velocità. Se il pedale dell’acceleratore preme oltre, tra i 40 e i 60 km/h sono ben 543 euro di ammenda da pagare, che si raddoppiano per coloro i quali sono autisti di veicoli professionale. A questa spesa, va aggiunta la sanzione accessoria della sospensione della patente da 2 a 6 mesi, come disposto dall’articolo 142 del Codice della Strada.

Autista al lavoro
Autista al lavoro (Canva)-solomotori.it

Un valido motivo per l’annullamento della multa

Tuttavia se si riuscisse a dimostrare che la guida del mezzo è determinante per lo svolgimento della propria professione, la sospensione potrebbe essere azzerata. “Se non guido non mangio” questa potrebbe essere effettivamente la motivazione plausibile e accettabile da parte degli agenti del posto di blocco che hanno emesso il verbale, che potrebbe scagionare il conducente dalle conseguenze dure dell’infrazione e annullare la multa e le sanzioni. Infatti pensiamo a coloro che per lavoro, quindi per far fronte al loro sostentamento economico, si mettono alla guida di un mezzo.

Dunque il conducente dovrà dimostrare che l’auto o il mezzo sono necessari per lo svolgimento della propria attività lavorativa, che poi è quella che consente di sfamare la sua famiglia e se stesso, dunque che tali veicoli sono mezzi strumentali. Non si tratta certo di un percorso semplice ma è pur sempre una carta da potersi giocare seguendo i riferimenti normativi che lo permettono, quale Legge n.98 del 9 agosto del 2013.