ALT! Ha con sé l’ADAS? Al posto di blocco lo stanno chiedendo praticamente a tutti: multe a profusione sulle strade italiane

ALT! Ha con sé l’ADAS? Al posto di blocco lo stanno chiedendo praticamente a tutti: multe a profusione sulle strade italiane

Posto di blocco (Depositphotos)-solomotori.it

Posto di blocco
Posto di blocco (Depositphotos)-solomotori.it

Se al prossimo posto di blocco, gli agenti dovessero chiedertelo, non rimanere stupito: ti conviene conoscere le regole per evitare multe e rischi.

Alla vista di un posto di blocco sulla strada che si sta percorrendo, le prime cose che saltano alla mente del conducente, sono le solite: ricordarsi di avere con sé la patente, di aver riposto nel porta oggetti il libretto di circolazione, avere le cinture allacciate e tutto il resto funzionante.

Questi sono infatti i controlli cui potrebbe imbattersi un conducente, fermato a un comune posto di blocco. Quello della documentazione e del titolo di conduzione del veicolo, la verifica della conformità del veicolo e dei suoi dispositivi.

Ma al prossimo Alt! degli agenti del posto di blocco, potresti davvero rimanere stupito da una richiesta del tutto nuova, che potrebbe lasciarti di stucco e farti temere una multa salata.

Un nuovo accertamento potrebbe riguardare la tua automobile: ha a che fare con la sicurezza a bordo e l’aggiornamento dei sistemi di cui essa è dotata. Ecco dunque che se non vorrai rischiare una multa sarà bene che la tua auto sia in regola con la normativa.

Alt! Al posto di blocco ti chiedono l’ADAS

Hai mai sentito parlare di sigle come ACC o FCW? Magari fanno già parte degli equipaggiamenti della tua auto, magari li stai usando quotidianamente, ma non sai bene di cosa si tratti e soprattutto che ormai sono obbligatori per legge. Si chiamano ADAS, la forma breve che sta per Advanced Driver Assistance System.

Sono sistemi avanzati di assistenza alla guida, il frutto dell’evoluzione a bordo delle auto. Si tratta in parole semplici di dotazioni tecnologiche di bordo che hanno il compito di assistere, sorvegliare e supportare la guida del conducente, con l’obiettivo di migliorare non solo l’esperienza di guida ma anche la sicurezza a bordo. Parliamo per esempio dei più noti come l’Adaptive Cruise Control o il Forward Collision Warning o ancora il Lane Keeping System.

Un ADAS, il Cruise control
Un ADAS, il Cruise Control (Depositphotos)-solomotori.it

I rischi di non averli a bordo: tra multe e sicurezza

Per automobilisti e conducenti questo non può che essere più che positivo. Il fatto è che gli ADAS sono diventati un equipaggiamento obbligatorio, a bordo delle nuove auto. È ormai dal 7 luglio del 2024, che questi sistemi di assistenza sono previsti obbligatoriamente dal Codice della Strada per tutti i veicoli di nuova immatricolazione e una violazione, potrebbe costare anche fino a 1.700 euro di multa, non proprio una sciocchezza.

Infatti chiunque acquisti un’auto nuova, saprà che questa sarà per forza di legge equipaggiata della presenza degli ADAS, secondo il regolamento europeo 2019/2144 o anche detto GSR 2 General Safety Regulation, che entrò già in vigore nel luglio del 2022, solo per i veicoli di nuova omologazione, e dallo scorso anno anche per quelli di nuova immatricolazione. Un obbligo prima di tutto delle case automobilistiche che hanno dovuto adeguare la propria produzione alle nuove direttive.