Psichiatri contro Salvini: il nuovo Codice della strada fa scattare un grosso allarme I Subito un ‘tavolo’ d’urgenza

Psichiatri contro Salvini: il nuovo Codice della strada fa scattare un grosso allarme I Subito un ‘tavolo’ d’urgenza

Psichiatri e Codice della Strada (Corporate+)-solomotori.it

Psichiatri e Codice della Strada
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La recente riforma del Codice della Strada, continua a far parlare di sé: il dibattito circa alcune norme, sembra aver destato un nuovo allarme.

Sin dagli inizi, ancor prima che entrasse ufficialmente in vigore, il nuovo Codice della Strada, ha fatto tanto parlare di sé. E dal principio, era noto che sarebbe stata una riforma severa e rigida come non mai. Infatti dal mese di dicembre 2024, da quando è diventato legge, molte cose sono cambiate.

Di sicuro nei conducenti ha fatto sorgere molti più timori rispetto a prima. L’inasprimento delle sanzioni sembra essere un valido deterrente, tanto che l’austerità del nuovo Codice fa ancora discutere molto. Sono infatti moltissimi i punti su cui ancora si dibatte, specie alcune per infrazioni.

Questa volta a sollevare un polverone e a far sentire le loro voci sono, in gran numero, gli psichiatri italiani che proprio in riferimento al riformato Codice della Strada, chiedono un incontro con le istituzioni e con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che in prima linea ha combattuto affinché queste norme diventassero realtà.

Ma perché mai i medici avrebbero da discutere sulle disposizioni di materia stradale? Facile intuirlo, per chi ha seguito gli sviluppi, che le più recenti modifiche apportate dal nuovo Codice, hanno creato. Si fa riferimento soprattutto a un’infrazione, quella della guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Codice della Strada: un nuovo allarme

Nello specifico ai metodi di accertamento di tale stato al volante. Il problema nasce dal fatto che molti principi relativi appunto a questo tipo di sostanze, sono facilmente rintracciabili in molti farmaci. Parliamo di farmaci molto comuni, addirittura alcuni dei quali da banco.

Se assunti quotidianamente, come terapia per patologie,  in caso di posto di blocco, potrebbero dar luogo a esiti positivi nei test salivari, facendo rischiare non solo multe e sanzioni ma addirittura la sospensione immediata della patente di guida. Il filo rosso tra le richieste degli psichiatri e questa situazione, è il fatto che molti farmaci che darebbero esito positivo, sono quelli per esempio anti-depressivi o ipnoinducenti, ansiolitici, medicinali che curano patologie mentali.

Farmaci e guida
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La richiesta degli psichiatri italiani al Governo

Ecco che quindi la Società Italiana di Psichiatria (SIP) ha fatto richiesta di un tavolo tecnico intorno al quale discutere minuziosamente di tutto questo e domandare di intervenire realmente sulla norma del Codice, con l’intento di chiedere l’esenzione totale da questa normativa per tutti quei conducenti che fanno uso di questo genere di farmaci. Una richiesta che ha preso forma di una nota diffusa dalla stessa Società.

In questo modo non si correrà il rischio di sottovalutare le problematiche e le patologia mentali, un tema molto sentito attualmente, si darà modo a coloro che ne soffrono di curarsi e non dover scegliere se farlo o continuare a svolgere serenamente la loro vita di tutti i giorni, senza dover avere anche l’ansia di essere fermati e dover dimostrare la propria innocenza. Si attendono dunque interventi e correttivi, laddove necessario.