Adesso è vietato anche sentirti male in auto: se ti vede il vigile ti MULTA I Se ti viene un malore o un infarto, assicurati di avere dietro il portafogli
Il nuovo Codice della Strada ha portato con sé polemiche grandi oltre ad un innalzamento del livello di attenzione nei confronti di comportamenti alla guida potenzialmente pericolosi.
La scia dell’evento non demorde e una recente vicenda di cronaca crea un precedente. Parliamo dell’applicazione rigorosa della normativa che può talvolta condurre a situazioni paradossali, in cui la sanzione prevista per un’infrazione.
Il soggetto di questa storia è un avvocato che è stato ingiustamente multato e privato della patente a causa di un malore. La vicenda, risale proprio alla notte del 14 dicembre, pochi minuti dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada.
L’uomo era sofferente per un malore, probabilmente una congestione, ed è stato colto da un improvviso attacco di dissenteria, costringendolo ad accostare la sua vettura in una rientranza della strada. L’uomo ha lasciato l’auto accesa per riscaldarsi, data la temperatura invernale. La sua posizione e l’apparente stato di malessere hanno attirato l’attenzione di una pattuglia di polizia.
Proprio gli agenti hanno chiesto all’uomo di sottoporsi all’alcoltest, ma questi si è rifiutato. La negazione della verifica, come previsto dal nuovo Codice della Strada, equivale alla sanzione massima, quella prevista per guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore al 2%.
Il sentirsi male
La situazione si è ulteriormente complicata poichè un’altra auto, sopraggiunta a velocità sostenuta, ha tamponato le due volanti parcheggiate a bordo strada. Gli agenti hanno quindi contestato all’uomo anche la responsabilità dell’incidente, un’attacco di prepotenza da parte delle forze dell’ordine?
L’avvocato ha contestato la ricostruzione della polizia, offrendo una versione dei fatti radicalmente diversa. Il suo rifiuto di sottoporsi all’alcoltest non era dovuto a un eventuale stato di ebbrezza, ma alla necessità impellente di far fronte al suo malore. Inoltre, l’uomo ha rifiuta qualunque responsabilità per la causa dell’incidente, in quanto la sua macchina non costituiva un ostacolo alla viabilità.
I motivi del malore
Il giudice di pace, accogliendo la ricostruzione dell’avvocato, ha emesso un provvedimento cautelare di sospensione dell’ordinanza del prefetto con cui gli era stata ritirata la patente. La decisione del giudice ha riconosciuto la legittimità del rifiuto dell’alcoltest.
La vicenda solleva un interrogativo importante sull’applicazione rigida delle norme del Codice della Strada, poiché all’applicazione letterale della norma ha portato a una sanzione ingiusta nei confronti di una persona che, in realtà, era vittima di uno stato di emergenza. Solo il fatto che potesse difendersi vede essere creduto ha fatto si che per ora non avesse conseguenze gravi il fatto di aver regolarmente accostato per un malanno ed essere stato ingiustamente multato.