Nuovo Codice della Strada sotto ‘attacco’: è INCOSTITUZIONALE, valanga di ricorsi, ecco come finirà

Nuovo Codice della Strada sotto ‘attacco’: è INCOSTITUZIONALE, valanga di ricorsi, ecco come finirà

Nuovo CdS e posti di blocco (Depositphotos)-solomotori.it

Nuovo CdS e posti di blocco
Nuovo CdS e posti di blocco (Depositphotos)-solomotori.it

Il nuovo Codice della Strada, con il suo sistema di norme, sanzioni e controlli, ha creato scompiglio: tra dibattiti e polemiche, sembra sotto “attacco”.

Il 14 dicembre del 2024, solo qualche settimana fa, è una data che ha segnato la vita dei conducenti italiani, alle prese con un nuovo Codice della Strada. L’obiettivo di tale riforma è più che nobile: aggiornare e rendere le norme della circolazione stradale più attuali e atte alla sicurezza.

Su questo aspetto, non ci possono essere recriminazioni, sull’intento di ridurre e prevenire il numero di incidenti e di morti sulle strade. Ma allo stesso tempo il nuovo sistema, specialmente quando si parla di sanzioni, essendo molto rigido, ha sin da subito creato timori e ansie tra i conducenti.

Multe pesantissime, sanzioni accessorie più che gravi, conseguenze con la giustizia e controlli di routine più severi. E sappiamo bene quanto le nuove regole e le relative sanzioni, molto inasprite rispetto al passato, abbiano destato qualche discussione e non pochi malumori.

In particolare si fa riferimento ad alcune infrazioni del Codice della Strada, quelle al centro dell’attenzione per modalità e conseguenze se il conducente venisse mai sorpreso come trasgressore della norma da un posto di blocco. Subito viene alla mente quella più dibattuta tra le infrazioni del Codice, quella della guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Sotto “attacco” il nuovo Codice delle Strada

È da qui che, tra stampa nazionale e media, si diffondono i pensieri più disparati e soprattutto gli attacchi, verso quello che da molti viene considerato un sistema norma-sanzione ipoteticamente incostituzionale e per questo una buona base per far partire una valanga di ricorsi. La presenza all’interno del nuovo Codice della Strada, di quelle che potremmo definire alcune zone d’ombra, pone interrogativi difficili da risolvere.

Ecco perché è molto importante conoscere e ascoltare anche il parere di chi tratta la materia legislativa ogni giorno, quindi esperti e avvocati che possono spiegare ai conducenti e ai cittadini, il perché alcune disposizioni di questo Codice della Strada, potrebbero essere esposte a questi rischi, primo fra tutti quelle relative all’infrazione suddetta. La prima cosa che salta all’occhio e che spesso viene spiegata da avvocati e esperti del settore, fa riferimento a una modifica sostanziale.

L'ipotesi di incostituzionalità e i ricorsi
L’ipotesi di incostituzionalità e i ricorsi(Depositphotos)-solomotori.it

Le ipotesi di incostituzionalità e i ricorsi per alcune infrazioni

Oggi l’infrazione della guida sotto l’effetto di stupefacenti è direttamente collegata alla “guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti e psicotrope”, rispetto al precedente “guida in stato di alterazione psicofisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti e psicotrope”: non serve più essere sorpresi in stato alterato al volante, ma sembra basti la sola assunzione, che avrebbe potuto aver luogo anche in giorni precedenti al controllo.

In breve l’infrazione potrebbe realizzarsi anche nel momento in cui si sanziona penalmente chi detiene una condotta non offensiva del bene giuridico, quindi non guida in stato alterato e questa potrebbe essere una prova di incostituzionalità, oltre che di violazione di altri principi. Ecco come una riforma può far insorgere più dubbi di quanto si possa immaginare e soprattutto una valanga di ricorsi.