Test salivari al posto di blocco: patenti bruciate in un attimo I Alcol e droga, adesso non sfugge nessuno

Test salivari al posto di blocco: patenti bruciate in un attimo I Alcol e droga, adesso non sfugge nessuno

Guida sotto effetto di alcol o droghe (Canva)-solomotori.it

Guida sotto effetto di alcol o droghe
Guida sotto effetto di alcol o droghe (Canva)-solomotori.it

Le nuove norme del Codice della Strada prevedono metodi immediati e rigidi di accertamento, per riscontrare l’uso di alcol e droga alla guida.

Conducenti e automobilisti erano stati avvisati. Nell’aria, prima ancora che il nuovo Codice della Strada venisse approvato, si avvertiva l’odore di austerità e rigidità delle nuove regole, che non fanno sconti a nessuno. Esse sono strumento di sicurezza per la circolazione e per gli stessi utenti della strada.

Un modo per non rischiare più di morire e di coinvolgere terzi in brutti incidenti perché, da irresponsabili, si è pensato male di mettersi alla guida dopo aver bevuto o dopo aver fatto uso illegale di sostanze stupefacenti. Troppi i rischi e troppi i morti, per non provare a fare qualcosa.

Il nuovo Codice della Strada non lascia scampo ai trasgressori. L’accertamento è severo e immediato, e il rischio è quello di vedere la patente bruciata in un attimo, andare in fumo nel giro di qualche secondo. Entrambe le infrazioni infatti, sia la guida in stato di ebrezza che quella in stato alterato da uso di droga, non sfuggono più.

Le conseguenze per chi viene sorpreso in tali condizioni sono veramente tra le più pesanti. Non solo multe costosissime, da un 1.500 a 6.000 euro, la decurtazione dei punti dalla patente, la sospensione della patente di guida da uno a due anni o addirittura la revoca, fino allo spettro della detenzione.

Test salivari contro alcol e droga alla guida

Il riformato Codice della Strada ha sostituito il precedente “stato di alterazione” con quello di positività al test salivare, destando non pochi dibattiti intorno alla nuova modalità di verifica delle condizioni del conducente. Infatti questi strumenti, i test salivari, sono a disposizione delle Forze dell’Ordine per accertare, nel giro di pochissimo tempo, se il conducente ha assunto sostanze stupefacenti.

Attraverso un prelievo di saliva, rapido, non invasivo e a quanto pare dall’elevata percentuale di affidabilità, gli agenti possono risalire alla presenza di droghe. Per chi non lo sapesse, esistono due tipi di test salivari in uso. Il primo è il SoToxa, usato dalla Polizia.

Test salivare
Test salivare (Pixabay)-solomotori.it

Nessuno può sfuggire alla legge: perdi la patente

L’altro è il DrugWipe 5S, in uso presso i Carabinieri. La differenza sostanziale sta nella soglia di positività. L’obiettivo è quello di fungere da deterrente. Ridurre i numeri di tale infrazione, prevenire sinistri veramente tragici, nonostante tutti dibattiti e le controversie che ne sono venuti inevitabilmente fuori.

Questo, un tema abbastanza delicato che conta differenti punti di vista, anche e soprattutto rispetto all’efficacia dei test salivari come prova di uso di stupefacenti e di positività, visto che gli effetti dell’uso di droghe potrebbe permanere nell’organismo e quindi essere rintracciabili, anche giorni dopo l’assunzione, secondo molti studi scientifici.