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Auto ferma, devi pagare lo stesso l’assicurazione: se ti beccano, arriva la fucilata

assicurazione-rc-auto-depositphotos-solomotori.it
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Una novità legislativa che ha sorpreso molti: anche le auto ferme, parcheggiate in garage o in aree private, devono essere assicurate

Fino a poco tempo fa, si poteva pensare di sospendere l’assicurazione per un veicolo inutilizzato. Ma le cose sono cambiate. Una nuova normativa europea, recepita in Italia, ha introdotto l’obbligo di assicurazione per tutti i veicoli a motore, indipendentemente dal fatto che circolino o meno. Questo significa che anche un veicolo fermo in un’area privata non accessibile al pubblico, come un garage o un cortile, deve essere coperto da una polizza RC auto.

La ragione è semplice: anche un veicolo fermo può causare danni. Basti pensare a un possibile incendio, a una perdita di liquidi o a un oggetto che si stacca e danneggia un’altra auto o una persona. L’assicurazione serve proprio a coprire questi rischi e a tutelare i terzi.

Il decreto legislativo 184/2023 ha modificato infatti il Codice delle assicurazioni private, estendendo l’obbligo di assicurazione a tutti i veicoli a motore, indipendentemente dal loro utilizzo e dalla loro posizione.

Che si tratti di un’auto parcheggiata in garage, di una moto ferma in cantina o di un furgone inutilizzato, la copertura assicurativa è diventata quindi un requisito imprescindibile.

Le ragioni del dissenso

L’obbligo di assicurazione per i veicoli fermi rappresenta una novità importante. Informarsi sulle diverse opzioni disponibili e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese. Non rispetta l’obbligo di assicurazione del proprio veicolo, anche se fermo, significa rischiare di incorrere in sanzioni amministrative molto severe che partono da partono da 866 euro. Le multe possono arrivare fino a diverse migliaia di euro e, in caso di recidiva, è prevista anche la sospensione della patente di guida.

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Le critiche da parte degli automobilisti si concentrano principalmente sull’impatto economico per i cittadini, costretti a sostenere costi aggiuntivi per una polizza che copre rischi considerati da molti come marginali. Anche le compagnie assicurative sono chiamate a fare i conti con questa nuova realtà. L’aumento delle polizze sottoscritte potrebbe comportare una rimodulazione dei premi e delle coperture offerte.

Di fronte a un clima di forte tensione, l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) è intervenuto per cercare di mediare tra le diverse posizioni. L’Istituto ha sottolineato l’importanza di garantire la massima trasparenza e chiarezza informativa, invitando le compagnie assicurative a fornire ai consumatori tutte le informazioni necessarie per scegliere la polizza più adatta alle proprie esigenze.