Positivo all’alcoltest anche se non hai bevuto nulla: tre casi clamorosi, ma veri, per cui ti multeranno per ebbrezza
Multe alcoltest ad astemi: andiamo ad analizzare tre casi emblematici e le possibili cause di questo spiacevole inconveniente
Quante volte abbiamo sentito storie di automobilisti multati per guida in stato di ebbrezza nonostante assicurino di non aver bevuto alcol? Purtroppo, questi casi, seppur paradossali, sono più frequenti di quanto si possa immaginare. Ma come è possibile che un test risulti positivo anche in assenza di consumo di bevande alcoliche? Numerosi casi di falsi positivi all’alcoltest sono stati documentati in tutto il mondo. Le conseguenze di un falso positivo possono essere molto gravi, comportando la perdita di punti sulla patente, multe salate, sospensione della patente e, nei casi più gravi, il sequestro del veicolo.
Sul banco degli imputati stavolta ci vanno loro, gli etilometri. Pur essendo strumenti precisi, gli etilometri (o alcoltest), possono presentare alcuni errori a causa di una calibrazione scorretta, di danni meccanici o dell’utilizzo di reagenti scaduti.
In caso di rilevazioni non giustificate da comportamento scorretto da parte del guidatore, un avvocato specializzato in diritto stradale potrà valutare la fattibilità di un ricorso e assisterti nelle procedure.
È fondamentale in questi casi, conoscere però anche le cause che possono portare a questo tipo di errore e agire tempestivamente per tutelare i propri diritti. La prevenzione, l’informazione e l’assistenza legale sono gli strumenti più efficaci per affrontare questa problematica.
Alcoltest e astemia: i motivi di positività
Oltre all’imprecisione del dispositivo di alcoltest, ci sono diversi fattori che possono influenzare il risultato. Essendo un dispositivo di sicurezza, un etilometro è necessariamente uno strumento sensibile. Il problema sorge nel momento in cui questa sensibilità sfora le ragioni stesse per cui viene utilizzato. In altre parole quando la “sensibilità” del dispositivo rileva valori positivi di alcol nel sangue non solo per i vini o le birre o i cocktails, ma anche alimenti fermentati come formaggi stagionati (es. Gorgonzola, Roquefort), yogurt, crauti, kombucha ma anche alimenti cucinati con vino e persino alcuni tipi di pane che possono contenere tracce di alcol.
Anche molti farmaci, sia da banco che su prescrizione, possono interferire con il test dell’etilometro. Alcuni antidolorifici, antibiotici, sciroppi per la tosse e persino alcuni integratori alimentari contengono alcol o sostanze che possono simulare la presenza di alcol nell’alito.
Il problema dei falsi positivi all’alcoltest è complesso e richiede una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e degli operatori del settore. È fondamentale che vengano adottate misure più efficaci per prevenire questi errori e tutelare i diritti degli automobilisti innocenti.