Carburante auto, la nuova scoperta capovolge tutti i piani: addio a benzina, diesel e perfino elettrico, ecco quale useremo
L’azoto liquido potrebbe rappresentare una soluzione innovativa per ridurre l’impatto ambientale del trasporto. Sarà il carburante del futuro?
Il mondo dell’automotive è in continua evoluzione, alla ricerca di soluzioni sempre più efficienti e sostenibili. Tra le tante proposte emerse negli ultimi anni, quella dell’azoto liquido come carburante alternativo ha attirato l’attenzione degli esperti e del pubblico. Ma cosa c’è di vero in questa ipotesi?
L’azoto liquido è semplicemente azoto allo stato liquido, ottenuto raffreddandolo a temperature estremamente basse (-196°C). Questo composto è inodore, incolore e inerte, ovvero non reagisce facilmente con altre sostanze.
L’idea di utilizzarlo come carburante si basa su un principio fisico: quando l’azoto liquido viene vaporizzato, si espande notevolmente, generando una forza che può essere sfruttata per muovere un motore. In pratica, l’azoto liquido verrebbe immagazzinato in un serbatoio speciale e, a contatto con un ugello riscaldato, si trasformerebbe in gas, spingendo i pistoni del motore.
In definitiva, ad oggi, l’azoto liquido rappresenta una promettente alternativa ai combustibili fossili, ma la sua applicazione nel settore automotive è ancora in una fase molto iniziale. Sono necessarie ulteriori ricerche e investimenti per superare le sfide tecniche ed economiche e rendere questa tecnologia una realtà concreta.
Vantaggi potenziali e sfide dell’azoto liquido
L’azoto liquido ha un’elevata densità energetica, il che significa che può immagazzinare una grande quantità di energia in un volume relativamente piccolo. A differenza dei combustibili fossili, l’azoto liquido non produce emissioni di gas serra o particolato durante la combustione. L’unico “scarico” sarebbe l’azoto gassoso, un componente naturale dell’atmosfera. Inoltre l’azoto liquido è considerato un gas sicuro, poiché é inerte e non infiammabile, quindi il rischio di esplosione è molto basso.
Ancora tante sono sfide da superare per per una diffusione di questo carburante alternativo su larga scala. Per farlo sarebbe necessario sviluppare un’intera rete di distribuzione e rifornimento di azoto liquido, un’impresa complessa e costosa. Inoltre al momento, l’azoto liquido è ancora un prodotto relativamente costoso, il che potrebbe limitarne l’utilizzo su larga scala.
Anche sulla tecnologia meccanica, la strada da fare é ancora lunga. I motori a combustione interna tradizionali non sono ottimizzati per funzionare con l’azoto liquido. Sarebbero necessarie modifiche sostanziali o lo sviluppo di nuovi tipi di motori.
Un discorso a parte va intrapreso per l’autonomia di un’auto alimentata ad azoto liquido che potrebbe essere inferiore rispetto a quella di un’auto a benzina o diesel, a causa della necessità di trasportare un serbatoio criogenico.