Miscela Ricca: perché si chiama così e cosa cambia rispetto a quella ‘povera’

Miscela Ricca: perché si chiama così e cosa cambia rispetto a quella ‘povera’

Miscela carburante (Adobe) - solomotori.it

Miscela Ricca: perché si chiama così
Miscela carburante (Adobe) – solomotori.it

Ti sei mai chiesto quali caratteristiche possiede? Ecco perché si chiama miscela ricca e cosa cambia rispetto a quella povera.

Conoscere gli aspetti tecnici dei propri veicoli è sicuramente un vantaggio che può essere sfruttato sempre in caso di bisogno. Le caratteristiche e il funzionamento di un motore delle moto ad esempio, sono sicuramente tra le più interessanti e importanti da conoscere.

I motori endotermici alternativi di alcuni veicoli a motore, infatti, riescono a convertire energia chimica – quella che si trova all’interno della miscela aria-combustibile – in energia termica. Questa andrà poi a costituire il lavoro meccanico.

All’interno del motore vi lo sviluppo di energia termica grazie alla combustione della miscela e ad una serie di reazioni chimiche avute dall’ossidazione tra aria e combustibile, ovvero la benzina. Ma che cosa si intende quando si parla di miscela ricca e che cosa cambia rispetto a quella povera?

La dosatura

Quando si parla di dosatura si intende un rapporto tra la massa d’aria e quella del carburante che viene inserito nel cilindro mediante l’aspirazione. Questo rapporto, per essere considerato stabile, deve rientrare in un determinato intervallo di valori. Si parla quindi di rapporto stechiometrico, ovvero il valore di dosatura che dà inizio alla combustione della miscela.

Questo rapporto dovrà essere costante: per bruciare i chilogrammo di benzina serviranno quindi chili di aria, ovvero un volume di 12 metri cubi. La quantità d’aria deve essere prevalente rispetto a quella del combustibile in quanto l’ossigeno è l’unica sostanza comburente al suo interno ed ammonta al 21%, mentre il restante è azoto e altri elementi all’1%.

La dosatura
Pompa di benzina (Adobe) – solomotori.it

La miscela ricca

Un altro dato importante è quello esistente tra l’aria e il combustibile. Questo rapporto è utile a definire la carburazione del motore. Rispetto ai valori del suddetto rapporto è possibile stabilire se una miscela è ricca o povera. Nel primo caso si parla di miscela ricca quando il rapporto relativo aria-combustibile è maggiore di uno.

In alternativa abbiamo una miscela diversa. Si parla infatti di miscela povera quando, al contrario di quella ricca, il rapporto che c’è tra aria e combustione è minore di uno. Nel caso di rapporto stechiometrico che presenta un rapporto aria-combustibile uguale a uno si avrà un valore di compromesso.