“Ti avevo detto di sbrigarti”: tasse auto, ultimo avviso scaduto, adesso ti pignorano il conto I Da Marzo Agenzia delle Entrate può farlo

Tasse e bollo auto (Corporate+)-solomotori.it

Come tutte le altre tasse, anche quella del bollo auto, prevede tempi stretti e scadenze: sarà meglio sbrigarti se vuoi evitare problemi.
C’è qualcuno che deve pagarlo anche se non utilizza il veicolo, perché si tratta di una tassa che nulla ha a che fare con la circolazione lecita su strada pubblica e neppure con la sicurezza, come potrebbe essere l’onere dell’assicurazione.
Il bollo auto, questa tassa tanto invisa, riguarda la proprietà e va versata dal conducente proprietario del veicolo, alla sua regione di residenza. Nel calcolo dell’importo entrano in ballo più aspetti, tra cui la potenza del veicolo che si possiede.
La normativa prevede che il bollo auto venga pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione del veicolo, ad eccezione della prima immatricolazione.
Non provvedere al pagamento di questa tassa auto potrebbe avere come conseguenza, anche nel tempo, l’incorrere nel rischio di sanzioni e problemi con il fisco.
Tasse auto: l’ultimo avviso sta per scadere
Il consiglio in queste situazioni in cui si ha a che fare con fisco e enti di riscossione, è quello di sbrigarsi in ogni caso, perché le conseguenze potrebbero essere davvero tremende. Infatti il tempo a disposizione è agli sgoccioli, visto che la seconda data di scadenza per pagare la tanto discussa tassa del bollo auto è arrivata. Infatti coloro che dovevano pagarla a gennaio 2025, avevano tempo fino a questo momento.
Tra l’altro il mese di febbraio, di tolleranza per chi ancora non aveva pagato, sta per volgere al termine, e proprio il 28 febbraio, che coincide con la fine del mese, corrisponde anche alla data ultima per pagare il bollo auto. La normativa infatti consente il pagamento fino all’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza, tranne nel caso dell’immatricolazione. In quest’ultimo caso infatti, la tassa va pagata per forza entro la fine dello stesso mese.

Meglio sbrigarsi: il rischio del pignoramento
Scaduto il termine e non avvenuto il pagamento, il conducente che ha mancato l’obbligo, può aspettarsi purtroppo notizie dall’Agenzia delle Entrate. Infatti già a partire dal mese entrante di Marzo, il mancato pagamento del bollo può comportare pesanti sanzioni. Innanzitutto un aumento dell’importo da pagare, per via degli interessi di mora, che crescono proporzionalmente all’aumentare dei giorni di ritardo.
Esse possono arrivare fino al 5% delle maggiorazioni, a cui aggiungere ulteriori costi di interesse, in caso di ravvedimento operoso. Superato il tempo di un anno, non si può più utilizzare quest’ultimo strumento, e se il ritardo dovesse superare i tre anni, il conducente potrebbe rischiare il fermo amministrativo del veicolo e addirittura il pignoramento del conto corrente.