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Stellantis, decisione chiave: riguarda l’Italia

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Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sul futuro del Made in Italy automobilistico: la nuova Lancia Delta, erede di un’icona storica, non verrà prodotta in Italia

La decisione di Stellantis, il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, ha provocato un’ondata di sconcerto e rabbia tra i lavoratori, i sindacati e gli appassionati del marchio. La scelta di Stellantis di non produrre in Italia la nuova Delta rappresenta un duro colpo per il Paese, che perde un’importante opportunità di rilancio produttivo e di valorizzazione di un marchio storico.

La nuova Delta, presentata come un modello chiave per la rinascita di Lancia, avrebbe potuto dare lustro all’industria automobilistica italiana e creare nuovi posti di lavoro. Oltre al danno occupazionale, la mancata produzione della Delta in Italia avrà ripercussioni negative sull’economia del Paese.

Si stima che la produzione della vettura avrebbe generato un giro d’affari di miliardi di euro e creato migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti. Inoltre, la scelta di Stellantis rischia di danneggiare l’immagine dell’Italia a livello internazionale, alimentando la percezione di un Paese che non è più in grado di competere nel settore automobilistico.

Secondo Stellantis, la decisione è stata presa per motivi di efficienza economica. La produzione della Delta in Italia sarebbe stata troppo costosa, a causa dei maggiori costi di manodopera e logistica. Il gruppo ha preferito optare per un sito produttivo all’estero, dove potrà beneficiare di condizioni più vantaggiose.

Un futuro incerto per la Delta e per Lancia

La vicenda della Lancia Delta rappresenta un monito per il futuro dell’industria automobilistica italiana. Se da un lato il settore ha subito una forte crisi negli ultimi anni, dall’altro lato l’Italia vanta ancora competenze e know-how unici che potrebbero essere valorizzati per rimanere competitiva a livello internazionale. La scelta di Stellantis appare miope e contraddittoria.

iconico-frontale-lancia-delta-adobestock-solomotori.it
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Da un lato, il gruppo dichiara di voler rilanciare il marchio Lancia e di valorizzare il suo heritage italiano. Dall’altro, decide di produrre la nuova Delta all’estero, rinunciando al know-how e all’esperienza delle maestranze italiane. Sarebbero state possibili alternative per rendere la produzione della Delta in Italia più conveniente, come ad esempio l’utilizzo di incentivi statali o l’ottimizzazione dei processi produttivi.

Le conseguenze della scelta di Stellantis potrebbero essere gravi e di lunga durata. Oltre al danno occupazionale immediato, si rischia di creare un effetto domino che potrebbe portare alla chiusura di altri stabilimenti e alla perdita di ulteriori posti di lavoro.