“Stai per far saltare in aria la tua auto”: l’esperto ti ammonisce, non fare mai questa cosa , specie in estate, o esplode il motore

E’ arrivata l’estate e, si sa, tutti noi, chi più e chi meno, non facciamo altro che associarla alle vacanze, ai tanto agognati e sognati attimi di svago e relax. Più che altro però, l’associamo al caldo.

Come negare che in estate faccia caldo, del resto: e, in fin dei conti, questo è anche ciò che abbiamo aspettato per lungo tempo, quando l’inverno gelido e quasi infinito sembrava non volerci abbandonare. Anzi.

Anche di recente, malgrado si stia ormai in primavera inoltrata, il clima non è stato poi così stabile e ritemprante come si era abituati un tempo parlando di ‘bella stagione’. Ora però le cose sembrano stabilizzarsi.

Con l’arrivo di Giugno è anche prevedibile, statisticamente, alle nostre latitudini è chiaro, un cambio di rotta atmosferico con delle temperatura molto più alte, molto più impattanti. Ci piacerà? Forse all’inizio sì, ma poi?

Pensiamo a tutti quelli che – noi in primis – dovranno salire in auto, magari in pieno giorno, e quest’auto è stata al sole. Sai che forno troveremo all’interno? In verità però, il ‘solo’ (solo si fa per dire) caldo del sole all’interno dell’abitacolo non è l’unico problema di cui ci dobbiamo occupare.

Auto a rischio, ti possono saltare in aria

Proprio il caldo, anzi, può giocarci un brutto scherzetto, anzi bruttissimo: non si gioca affatto, per carità, e non stiamo parlando della pur grave e complicata evenienza di un malore fisico dovuto all’afa.

Qui si parla di auto che saltano in aria, scoppiano, vanno in fiamme. Ti esplode in pochi minuti, dice l’esperto che, conoscendo il problema ci ammonisce al riguardo e ci dice che cosa fare o non fare in determinate circostanze. C’è in particolare, una cosa che proprio non dobbiamo fare, in relazione all’estate e, comunque, in genere, al caldo a cui andiamo incontro. Di che cosa stiamo parlando?

Non farlo mai o la tua auto si trasforma in una bomba

Si parla del surriscaldamento e del motore, che va in difficoltà, ovvio, come ogni altra componente, al cospetto delle temperature elevatissime delle esteti torride. Per poter prevenire il problema, quando non siamo esposti al sole e le parti non stanno bollendo, dobbiamo pulire il radiatore, cosa che va fatta ma, lo diciamo subito, non con troppa regolarità.

Dobbiamo controllare che non ci sia, intorno o dentro il radiatore, nessun tipo di elemento esterno che possa svolgere un ruolo da ‘conduttore’, per così dire, delle possibili reazioni al sole e al caldo, fungendo cioè da potenziatore del surriscaldamento. Di norma gli specialisti dicono che il controllo al radiatore debba esser fatto ogni due anni: dal momento che però ogni due anni esiste già il controllo di routine di tutte le componenti dell’auto tramite le procedure della revisione, sarebbe molto più saggio, alternando l’anno di revisione, di fare lo stesso questo monitoraggio la stagione primaverile successiva alla revisione stessa.