Bollo auto, arriva il dramma della radaziazione: ora se non paghi non guidi più e addio auto
Notizie terribili per chi è in qualche modo avvezzo – per non dire abituato – a non pagare tutto ciò che, per legge, sarebbe tenuto a versare agli enti preposti.
Gli obblighi a cui siamo tenuti, come contribuenti e come titolari e proprietari di beni e servizi, si sa, non possono essere trascurati o messi da parte. Tasse e imposte ci seguono, come ombre, ovunque.
Al di là di quelle canoniche a cui siamo abituate, ce ne sono alcune, molto pesanti e impattanti, che fanno riferimento al settore delle auto: obblighi di pagamento da non mancare mai.
Prima di tutto perché, essendo vincoli di legge, sono le regole a stabilire l’obbligatorietà. In secondo luogo perché, trattandosi di pagamenti legati all’auto, possiamo rischiare, di fatto, di perderla. E di non guidare più.
E’quello che succede – o meglio – può succedere, quando per esempio non si paga una tassa molto nota, e anche al contempo molto odiata: vale a dire il bollo auto.
Bollo auto, non puoi sfuggire mai più
A differenza di altre voci di spesa altrettanto obbligatorie, come per esempio le assicurazioni RC Auto o la revisione auto – che non sono una tassa, ma un vincolo di pagamento – il bollo è connesso alla Regione. Viene definita come la tassa sulla proprietà e sul possesso, il che implica come essa prescinda dall’uso che si fa del mezzo: anche se lo lasciasse fermo in garage, il bollo andrebbe pagato.
Il solo fatto di aver immatricolato il veicolo a nostro nome in effetti ci vincola a versare la cifra dovuta nelle casse della Regione di appartenenza, a meno che non si rientri in rare categorie di persone con esenzione o sconto sul pagamento. Il vero problema è che ai controlli stradali il bollo, di norma, non viene chiesto e, dunque, molti cittadini pensano di potersi permettere il lusso e il rischio di non pagarlo. Ma i ritardi nei pagamenti cosa comportano?
Cosa ti capita se non paghi il bollo in tempo
Di solito, se lievi, non sono un grosso problema dal momento che si paga una mora ma, ovvio, non elevatissima. Per esempio, però, se il ritardo supera un anno di tempo, cosa capita?
In questo caso scatterebbe una mora dello 0,5% e una sanzione del trenta per cento. Il vero problema è che quando il bollo non pagato passa alla fase successiva, quello del recupero crediti, la situazione si fa spinosa. Nei casi più gravi è prevista la radiazione del mezzo dai registri, di modo che non possa più essere usato per la circolazione.
E non solo, si rischia anche di andare incontro a un processo di pignoramento del conto corrente con trattenute di parte dello stipendio, o della pensione, fin quando non si inizia a pagare, anche magari a rate, rientrando del debito.