Carburanti auto, si stanno tutti fissando con l’elettrico, ma ci sono almeno due alternative convenienti: solo che se ne parla poco
Il futuro dell’automotive è ancora tutto da scoprire: ecco quali sono le tecnologie alternative all’elettrico per la mobilità di domani.
Con l’annunciato tramonto dei motori a combustione entro il 2035 e l’incremento degli standard di sicurezza e di cyber-security, i produttori di automobili sono chiamati a una rapida adattabilità in un contesto che muta con velocità straordinaria.
Le normative in continua evoluzione talvolta generano paradossi, portando a veicoli più pesanti e onerosi e a una riduzione dei posti di lavoro nel settore. In tale scenario, l’Europa si trova a dover gestire l’ascesa competitiva della Cina, che si sta affermando come una nuova potenza nell’industria automobilistica.
L’Unione Europea ha tracciato una rotta ambientale ambiziosa per il prossimo futuro, puntando a convertire il continente in un’economia sostenibile e a impatto climatico zero. Sebbene l’energia elettrica sembri destinata a dominare, esistono visioni alternative che si fanno strada.
Il biogas si sta affermando come una delle fonti energetiche rinnovabili più promettenti. Questa forma di energia verde, che si ottiene dalla fermentazione anaerobica di biomasse di origine vegetale o animale, presenta numerosi vantaggi, ma non è esente da criticità.
Pro e contro del biogas
Tra i principali vantaggi del biogas, vi è la sua capacità di ridurre gli sprechi. Inoltre, contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra, poiché il metano catturato durante il processo di produzione avrebbe altrimenti un impatto negativo sull’atmosfera se rilasciato direttamente.
Esistono però degli svantaggi. La produzione di biogas può richiedere investimenti significativi in termini di impianti e tecnologia. Inoltre, alcuni critici sottolineano che il biogas potrebbe comportare deforestazione o l’uso di terreni agricoli che altrimenti sarebbero destinati alla produzione alimentare.
Pro e contro dell’idrogeno
Anche l’idrogeno rappresenta una delle frontiere più promettenti nel campo della mobilità sostenibile. Questo elemento chimico, il più leggero e abbondante nell’universo, offre una serie di vantaggi. Le auto a idrogeno, attraverso le celle a combustibile, convertono l’idrogeno in energia elettrica, emettendo solo vapore acqueo come scarto. Questo processo non solo garantisce un’autonomia comparabile a quella dei veicoli tradizionali, ma permette anche rifornimenti rapidi, simili a quelli di un’auto a benzina o diesel.
La produzione di idrogeno, però, è spesso energivora e, se non avviene attraverso fonti rinnovabili, può annullare i benefici ecologici. Inoltre, l’infrastruttura necessaria per la distribuzione e il rifornimento di idrogeno è ancora limitata, specialmente in Italia, dove le stazioni di servizio sono poche e concentrate principalmente in alcune aree