Queste auto hanno dovuto cambiare il loro nome: ecco i motivi I Non se lo aspettava nessuno
Nel mondo delle quattro ruote, capita talvolta che alcune auto vengano costrette a cambiare nome per svariate ragioni
In un mondo globalizzato, dove le auto viaggiano attraverso i confini e raggiungono consumatori di tutto il pianeta, la scelta del nome diventa un’operazione sempre più complessa e delicata, che richiede competenze linguistiche e interculturali.
A volte dietro a questi cambiamenti inaspettati si celano storie curiose e aneddoti divertenti che ci insegnano come la scelta del nome di un prodotto sia fondamentale per il suo successo, in qualsiasi lingua e cultura.
La Ford Pinto, subcompatta prodotta dal 1971 al 1980, ha avuto vita facile in Brasile. Nella lingua portoghese, infatti, “pinto” significa “pene dipinto“, creando un’associazione poco felice con l’immagine del veicolo. Per ovviare al problema, la Ford ha ribattezzato la sua auto “Corcel” per il mercato brasiliano.
Anche la Chevrolet Nova, nata nel 1962 e giunta alla quinta generazione nel 2006, ha dovuto fare i conti con un nome poco azzeccato in alcune zone del mondo. In spagnolo, infatti, “Nova” significa “non va“, un presagio tutt’altro che rassicurante per i potenziali acquirenti.
Per questo motivo, la Chevrolet ha optato per un cambio nome, scegliendo “Corsa” in alcuni paesi dell’America Latina.
Nomi auto riconvertiti: gli altri casi
Le storie curiose raccontate in questo articolo ci insegnano l’importanza di una ricerca linguistica accurata che tenga conto delle diverse sfumature semantiche e dei contesti in cui un prodotto verrà commercializzato. I casi di nomi di auto riconvertiti sono diversi. Tra questi c’é la Mitsubishi Pajero, SUV compatto introdotto nel 1982 e ancora oggi in produzione, ha avuto un battesimo turbolento in alcuni paesi. In spagnolo, infatti, “pajero” significa “onanista“, un termine dal significato decisamente inappropriato per un’auto. Per evitare spiacevoli fraintendimenti e battute ironiche, la Mitsubishi ha ribattezzato il modello “Montero” in Spagna e America Latina.
Anche la Volkswagen Fox, utilitaria compatta prodotta dal 1991 al 2018, ha avuto i suoi problemi con il nome. In tedesco, “Fox” significa “volpe“, un animale simpatico ma che in alcuni paesi, come l’Olanda, poteva essere associato a una specie considerata un pericolo per l’avicoltura. Per questo motivo, la Volkswagen ha ribattezzato l’auto “Fox GTI” in Olanda.
La Fiat Regata, berlina media prodotta dal 1983 al 1987, ha dovuto cambiare nome per un equivoco linguistico in Svezia. In italiano, “regata” significa “gara di barche a vela“, un nome evocativo ma che in svedese poteva essere confuso con un tipo di pane. Per evitare fraintendimenti, la Fiat ha ribattezzato l’auto “Bravo” per il mercato svedese.