Codice della strada, stai attento quanto ti scappa, rischi di commettere un reato
In alcuni momenti i bisogni diventano troppo impellenti per poter rimandare: attenzione però alle multe che possono essere salatissime. Quello che in alcuni casi può sembrare totalmente innocuo in realtà è una violazione che può costare molto cara.
In Italia, lo Stato incassa ogni anno ingenti somme dalle multe imposte ai cittadini. Distrazioni, fretta o semplice ignoranza delle norme possono portare a sanzioni piuttosto costose per i trasgressori.
Le violazioni più frequenti nel paese sono le solite. Per esempio, superare i limiti di velocità è un’infrazione facilmente evitabile, poiché la presenza degli autovelox è chiaramente indicata dai segnali stradali, permettendoci così di adeguarci ai limiti presenti.
Esistono però alcune normative meno conosciute che, se infrante, possono comportare pesanti multe. Una di queste è categoricamente vietata nelle aree di parcheggio e non solo. Nonostante ciò, è spesso ignorata da molti.
A tutti sarà capitato di ritrovarsi in situazioni piuttosto particolari in cui un bisogno non può più essere rimandato. Quando si è in strada, però, c’è da fare molta attenzione.
Nelle aree di sosta vige un divieto
È un fatto innegabile: quando si presenta l’impellente necessità di andare al bagno, le opzioni sono limitate. Chi non si è mai trovato in una situazione di emergenza fisiologica, costretto a cercare il primo luogo disponibile per soddisfare i propri bisogni? Soprattutto alla guida, può capitare di doverci fermare in un parcheggio per questa ragione. Ciò che molti ignorano, però, è che tale comportamento è rigorosamente vietato dalla legge.
Essere colti in flagrante mentre si soddisfano i propri bisogni in un’area di sosta può comportare una sanzione salata. Secondo le normative vigenti, urinare o defecare in luogo pubblico può essere considerato un atto contrario alla pubblica decenza, precedentemente classificato come reato e ora come illecito amministrativo. In caso di multa, è possibile presentare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni dal ricevimento della sanzione, ma è necessario disporre di un valido certificato medico per evitare la condanna.
Meglio evitare questo comportamento
Fino a qualche anno fa, come abbiamo già detto, fare pipì in pubblico era un reato che poteva essere punito con una sanzione anche di 5000 euro. Ora, per fortuna, una sentenza della Corte di Cassazione ha depenalizzato questa infrazione.
In ogni caso, fermarsi per strada o in un parcheggio per soddisfare i propri bisogni fisiologici prevede una multa che può variare tra i 51 e i 309 euro. Meglio aspettare un po’ di più e farla in un luogo chiuso.