Esame di guida, pessime notizie per chi sogna di guidare I Le cose stanno andando malissimo
L’esame di guida è uno scoglio che tutti prima o poi superano: statistiche alla mano, le cose sembrano andare peggio di quanto atteso. Ogni anno giovani e adulti si presentano alle motorizzazioni per sostenere l’esame di teoria che dà accesso a quello di pratica.
Ottenere la patente di guida è un obiettivo che ogni anno si pongono milioni di persone in Italia. Per ottenere la patente, bisogna superare un esame che si compone di due prove: una teorica e una pratica. La prova teorica consiste in un test a risposta multipla, mentre la prova pratica consiste in una guida su strada sotto la supervisione di un esaminatore.
Per superare l’esame di guida, non basta saper manovrare il veicolo, ma bisogna anche conoscere le regole del Codice della Strada, i segnali stradali, le norme di comportamento e le misure di prevenzione degli incidenti.
Queste nozioni sono indispensabili per garantire una circolazione sicura e rispettosa di tutti gli utenti della strada, sia i conducenti che i pedoni, i ciclisti e i motociclisti. Inoltre, la conoscenza delle nozioni di base permette di evitare sanzioni, multe e ritiri della patente.
Nel 2023, l’esame di guida ha presentato alcune difficoltà che hanno messo in crisi molti candidati.
I dati sono preoccupanti
Secondo i dati diffusi dall’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, le regioni che hanno registrato i risultati peggiori nell’esame di guida nel 2023 sono state la Sardegna, il Trentino Alto Adige e la Liguria.
In queste regioni, infatti, il tasso di bocciatura nella prova teorica è stato molto alto, superando il 40%. In particolare, in Liguria il 40,75% degli esaminati non ha superato la teoria, nel Trentino Alto Adige il 41,94% e nel Lazio il 42,60%. Questi dati evidenziano una scarsa conoscenza delle nozioni di base.
Le province migliori
Al contrario, le regioni che hanno ottenuto i risultati migliori nell’esame di guida nel 2023 sono state quelle del sud Italia, in particolare la Sicilia e la Puglia. In queste regioni, infatti, il tasso di bocciatura nella prova teorica è stato molto basso, inferiore al 20%.
In particolare, le province che si sono distinte sono state Ragusa, con solo il 15,09% di bocciati, Messina, con il 16,43% e Taranto, con il 17,56%. Questi dati dimostrano una buona preparazione e una maggiore facilità nel rispondere ai quiz interattivi. Ci sarà da capire quale sia il problema di fondo per questa discrepanza tra nord e sud.