Trump ci prova: per le auto preme per nuovi dazi I Cittadini confusi, non sanno cosa accadrà
Le presidenziali negli Stati Uniti entrano nel vivo, e anche il settore automobilistico è toccato dalle promesse elettorali. Non si sa ancora chi otterrà il secondo mandato, ma la sfida tra Joe Biden e Donald Trump sembra entrare nel vivo.
L’ex presidente e candidato alle prossime elezioni, Donald Trump, ha recentemente avanzato una nuova politica commerciale che potrebbe influenzare notevolmente il mercato automobilistico mondiale.
Durante un discorso elettorale a Dayton, Ohio, ha dichiarato che, in caso di rielezione, introdurrà una tariffa del 100% sulle automobili prodotte in Messico da compagnie cinesi e destinate al mercato degli Stati Uniti.
Questa iniziativa rappresenta un potenziale raddoppio delle tariffe già tentate in passato e costituisce un’escalation significativa nella sua campagna contro la produzione di automobili fuori dagli Stati Uniti.
La proposta di Trump giunge mentre l’industria automobilistica è alle prese con diverse sfide, inclusa la transizione verso i veicoli elettrici e le interruzioni della catena di approvvigionamento globale. Sono molte le preoccupazioni riguardo a tali tariffe. Queste, infatti, possono causare un incremento dei prezzi per i consumatori e tensioni commerciali con i partner internazionali.
Trump ritorna sui dazi
Il dibattito sulle tariffe automobilistiche non è una novità. Durante il suo mandato, Trump ha tentato di imporre tariffe più elevate sui veicoli importati, specialmente quelli dalla Cina, per incentivare la produzione interna.
Queste politiche hanno suscitato reazioni contrastanti: alcuni le difendono come protettive per l’industria automobilistica americana, altri le criticano per danneggiare i consumatori e complicare le relazioni internazionali. L’impatto di una tariffa del 100% sulle auto prodotte in Messico da compagnie cinesi sarebbe considerevole.
Le conseguenze e la ricetta Biden
Per il Messico, che detiene una quota significativa del mercato nella produzione di veicoli per gli Stati Uniti, ciò potrebbe tradursi in una diminuzione degli investimenti e delle opportunità lavorative. Per i consumatori americani, ciò potrebbe significare meno scelta e prezzi più elevati.
Diverso invece il pensiero di Joe Biden, il quale ha dichiarato che farà ricorso al dipartimento del Commercio americano per indagare possibili invasioni nel campo della privacy da parte dei produttori cinesi. Secondo il presidente in carica, infatti, le aziende cinesi spierebbero i consumatori occidentali attraverso le macchine elettriche presenti sul mercato. Insomma, la guerra commerciale contro la Cina sembra praticamente cosa certa.