Monopattini elettrici, il peso delle multe si fa sentire: stanno tutti cambiando atteggiamento
Fin dalla loro diffusione capillare, i monopattini elettrici hanno suscitato più di un malumore: ora scattano le multe sul serio. Pur trattandosi di mezzi leggeri, comodi e poco inquinanti, di solito chi li utilizza non rispetta il buonsenso della strada e si produce in comportamenti poco corretti. Con le sanzioni previste, però, i casi di parcheggio selvaggio sono drasticamente diminuiti.
Negli ultimi anni, i monopattini elettrici sono diventati un mezzo di trasporto sempre più popolare nelle città italiane, grazie alla loro praticità e sostenibilità ambientale. Questo fenomeno, però, ha anche generato numerose polemiche e proteste da parte dei cittadini che si sentono disturbati dalla presenza di questi veicoli.
Infatti, molti utenti dei monopattini elettrici non rispettano le norme di sicurezza e di convivenza civile: guidano a velocità eccessive, senza casco o luci, invadendo le corsie riservate ai pedoni o alle biciclette, e soprattutto lasciando i monopattini in sosta in luoghi inappropriati.
Questa situazione ha scatenato le lamentele di molti cittadini, che chiedono alle autorità competenti di intervenire per regolamentare l’uso dei monopattini elettrici e sanzionare i comportamenti scorretti. Alcune città hanno già adottato delle misure in tal senso.
La delimitazione di aree dedicate al parcheggio dei monopattini, la limitazione della velocità massima, e il divieto di circolazione in alcune zone sono tutte ottime misure, ma meglio di tutte, secondo gli studi, funziona il potere sanzionatorio delle multe.
Lo studio sull’utilizzo dei monopattini
Per esplorare meglio questo fenomeno c’è bisogno dell’aiuto di tutte le parti che sono coinvolte. Da un lato, le amministrazioni devono agire contro i comportamenti scorretti; dall’altra, però, c’è bisogno che anche le aziende si mettano a disposizione.
Così, la società Dott, leader del settore in Europa, ha deciso di lanciare “Consumerismo Monitor” insieme all’organizzazione Consumerismo No Profit. Sono stati analizzati i comportamenti degli utenti in tre città italiane: Padova, Milano e Roma.
I dati che sono stati rilevati parlano chiaro
Una volta analizzate le fotografie richieste dal servizio quando la corsa è terminata, sono state rilevate in totale 11 mila soste selvagge e scorrette. Nonostante questo numero elevato, le sanzioni si sono fermate solo a quota 1364. Dopo il terzo “sgarro” l’account dell’utente viene sospeso.
In questo modo, si è riusciti a rilevare che attraverso un potere sanzionatorio più efficace e un sistema di sospensione funzionante si può davvero riuscire ad abbattere drasticamente il numero di parcheggi selvaggi dei monopattini elettrici nelle nostre città.