Passaggio di proprietà auto, non sgarrare o la legge ti perseguita I Finisci fuorilegge

Ogni automobilista, prima o poi, si ritrova ad acquistare una nuova auto: il passaggio di proprietà, però, deve essere svolto così. Non sempre si è a conoscenza di tutte le norme che regolano ogni specifico ambito, e anche quello della compravendita prevede alcuni obblighi ai quali ci si deve attenere. Il processo diventa ancora più importante quando si acquista da privati.

Per quanto ci possiamo sentire legati al nostro mezzo, con il passare del tempo è inevitabile che questo perda colpi. L’usura, infatti, con il tempo produce effetti devastanti su qualsiasi strumento che possiamo utilizzare nella nostra quotidianità.

Nonostante la manutenzione, che pure ci prende grosse spese periodiche, e altre straordinarie, arriva dunque un punto in cui non si può che decidere di andare oltre. L’acquisto di una nuova automobile rappresenta un grosso passo in avanti.

Innanzitutto, bisogna considerare che comprare un’auto vuol dire affrontare un esborso economico sostenuto. Nessun consumatore accetterebbe mai di acquistare in questo modo un veicolo ad occhi chiusi. L’iter di selezione, dunque, è molto lungo, e prevede la presa in esame di molti aspetti.

Alla fine, in ogni caso, si riesce sempre a trovare l’automobile adatta alle proprie esigenze e ai propri bisogni. In realtà, non tutti sono a conoscenza dell’iter che bisogna seguire per il passaggio di proprietà dell’auto.

Come funziona il passaggio di proprietà

Ogni veicolo che circola per strada deve essere iscritto presso alcuni enti che ne tengano traccia. All’acquisto, l’automobile che utilizziamo deve essere iscritta sia alla Motorizzazione, cioè all’ANV (Archivio Nazionale Veicoli), sia al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).

In primis, bisogna considerare che dalla firma del contratto parte un periodo di 60 giorni durante i quali dobbiamo effettuare il passaggio di proprietà. Per realizzarlo c’è bisogno di alcuni documenti obbligatori, oltre alla marca da bollo da 14,62 euro.

Altre spese da sostenere

Serve dunque il Certificato di proprietà firmato dal soggetto che ci han venduto il mezzo, ma anche i documenti d’identità e i codici fiscali dei soggetti interessati e la carta di circolazione, con tanto di fotocopia. Questo iter, ovviamente, prevede alcuni costi che non si possono evitare in nessun modo.

Si parla di quattro voci di spesa: 10,2 euro per i Diritti di Motorizzazione, 16 euro per il rilascio del DU, il Documento Unico che accorpa Certificato di Proprietà e Libretto di Circolazione, 32 euro per l’imposta di bollo e 27 euro come emolumenti per il Pubblico Registro Automobilistico.