Molti automobilisti si sono chiesti in che misura convenga sottoscrivere una polizza assicurativa per auto “pay per use”. Si tratta di un tipo di assicurazione a consumo: paghi mese per mese, in base ai km.
Il mondo dell’automotive continua ad evolversi e lo stesso viene richiesto al comparto delle assicurazioni auto. Se si usa l’automobile raramente o solo per brevi tragitti il premio annuo può risultare sproporzionato rispetto all’effettiva necessità della copertura.
Ecco che anche l’assicurazione auto diventa a consumo e il titolare della polizza assicurativa paga solo in base ai chilometri realmente percorsi. La novità è che, a differenza delle classiche polizze, si attiva mensilmente e di mese in mese e può essere rinnovata o disdetta senza costi aggiuntivi anche tramite applicazione smartphone.
Il risparmio rispetto a un premio assicurativo tradizionale risulta particolarmente evidente se si rientra nel limite dei 5mila km annui percorsi. In Italia, l’adozione di questa tipologia di polizze assicurative potrebbe convincere un bacino di 2,6 milioni di italiani (secondo recenti statistiche IVASS, ovvero il 6% del totale).
Tali utenze, circolano attualmente senza assicurazione RC Auto e potrebbero sottoscrivere una copertura assicurativa a consumo, alleviando così il peso economico degli automobilisti rispettosi delle regole e delle compagnie assicurative, obbligate a contribuire al fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti causati da veicoli non assicurati per ogni contratto concluso.
La corretta stima dei km percorsi in un anno è essenziale per decidere se una polizza a km è una ipotesi percorribile. L’assicurazione a km non è una scelta da prendere in considerazione se si percorrono molte migliaia di chilometri all’anno, ma può costituire un’alternativa conveniente per i guidatori che non utilizzano moltissimo l’automobile. Generalmente questa soluzione va presa in considerazione quando si ha la certezza di percorrere meno di 10.000 km. Al di sopra di tale soglia si consiglia di optare per una RCA tradizionale.
Per sapere quanti sono i chilometri percorsi, è necessario installare un dispositivo sul veicolo. Si tratta di una sorta di scatola nera che ha lo scopo di registrare proprio il numero di chilometri percorsi con la vettura e viene fornito dall’assicurazione stessa.
Ad ogni modo, l’assicurazione auto a Km o a consumo prevede il pagamento di una quota fissa di premio, che rappresenta una garanzia per l’intera durata della polizza. A tale quota fissa sarà poi aggiunta una quota variabile, che dipende proprio dal numero di chilometri percorsi in un anno.
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