Usare il navigatore in auto può rivelarsi molto pericoloso per la nostra sicurezza oltre che esporci a infrazioni passabili di contravvenzioni anche molto salate
La tecnologia ci viene in aiuto anche quando siamo alla guida del nostro veicolo, con una serie di funzionalità pensate per agevolarci come i navigatori satellitari. Il navigatore GPS in particolare, è uno strumento indispensabile per chiunque si mette al volante.
Al posto dei vecchi e usurati atlanti, oggi basta un semplice click, infatti, per ricevere passo dopo passo tutte le indicazioni che servono per giungere a destinazione. Con tanto di aggiornamenti su traffico, previsioni meteo, chilometri rimanenti e consumi. Tuttavia, dobbiamo sempre prestare attenzione non solo nell’imparare a sfruttarne ogni potenzialità ma anche, e soprattutto, a farne un uso corretto, ovvero nel rispetto del codice della strada.
Alla guida è severamente vietato l’utilizzo di qualsiasi dispositivo elettronico, anche nel caso in cui si sia fermi al semaforo. Tutto questo vale anche per i navigatori. Il divieto si basa sull’impossibilità di staccare le mani dal volante per utilizzare il dispositivo.
Smartphone e navigatori possono quindi essere consultati solo se si è lontani dal traffico, come in un parcheggio, ad esempi. È altresì vero che lo smartphone può essere utilizzato avvalendosi di auricolari e di vivavoce.
In linea di massima, il navigatore satellitare si può utilizzare a patto che il cellulare venga posizionato dal guidatore sulla plancia comandi dell’auto o su un appoggio che non implichi una distrazione del conducente. In pratica: se Google Maps è attivo su uno smartphone fissato alla plancia tramite il classico supporto a ventosa o a molla, allora l’utente non rischia la multa. Se, al contrario, l’utente tiene in mano il cellulare per usare Google Maps, allora la multa è certa.
Se nonostante gli avvertimenti ti ostini ad utilizzare il navigatore mentre sei alla guida, sappi che rischi. Nello specifico, nell’art. 173 del Codice della Strada si parla di sanzioni che partono da un minimo di 165 ad un massimo di 661 euro, con decurtazione di 5 punti dalla patente.
Il comma 3 bis dice che: “Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa da pagamento di una somma da euro 165 a euro 661. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio”.
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