La tecnologia porta sempre grandiose innovazioni: in alcuni casi, però, l’implementazione può portare molti problemi. Quando si inseriscono nuove funzionalità all’interno dei prodotti, di solito si espande il perimetro di ciò che è possibile fare con questi dispositivi. Bisogna però considerare che può risultare molto complicato fare tutto in maniera pulita.
Al giorno d’oggi siamo tutti abituati a rapportarci con la tecnologia in maniera rapida e immediata. Per tutti noi è normalissimo controllare lo smartphone più volte nell’arco della giornata per rispondere ai messaggi, navigare su internet, guardare film e video, oppure andare sui social network. Tutto questo è il risultato di tanti piccoli cambiamenti che si sono accumulati nel corso del tempo.
Dopotutto, ogni anno vengono tirate fuori tecnologie innovative che sono in grado di rivoluzionare i mercati e il nostro rapporto con l’ambiente circostante. Basti pensare all’intelligenza artificiale, che quest’anno ha conosciuto una vera e propria esplosione, e che nel prossimo futuro porterà tantissime novità nella nostra vita quotidiana. Sono tanti i settori che sono stati colpiti dall’innovazione e che continuano a cambiare rapidamente per le nuove trovate tecnologiche che vengono ricercate.
Uno di questi ambiti è certamente quello dell’automotive. Quando oggi acquistiamo una macchina, compriamo un agglomerato meccatronico con sistemi informatici che diventano sempre più complessi.
Quando una tecnologia diventa disponibile sul mercato, tutte le aziende cercano di rincorrerla per pareggiare l’offerta delle rivali. Questo non significa che la scelta sia sempre ottima. In alcuni casi, infatti, implementare una nuova tecnologia all’interno dei propri sistemi può risultare molto complicato. JD Power ha deciso di diffondere i risultati di uno studio chiamato TXI che inquadra quali sono i brand che fanno più fatica a portare le innovazioni all’interno dei propri modelli. Per farlo, ha contato il numero di errori e malfunzionamenti ogni 100 modelli.
Il risultato finale è una classifica che mette ai primi posti i brand che riescono ad implementare peggio le innovazioni. Al primo posto troviamo Mazda, con un punteggio di 387 su 1000, seguita da Honda e da Chrysler. Scendendo più in basso incontriamo Porsche e Ford: rimanendo nell’ambito premium, a performare male ci sono anche Lincoln, Acura, Alfa Romeo e Audi. Infondo alla classifica, quindi tra i migliori, troviamo invece Volvo, Hyundai, Mercedes-Benz, Cadillac e Genesis. Si tratta di uno studio molto interessante in un momento cruciale per il settore.
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