Parcheggiare nel bel mezzo dei punti più trafficati delle città è un’imprudenza perché convergono veicoli provenienti da tutti le direzioni. La multa è davvero elevata
Quando lo spazio per parcheggiare la macchina scarseggia, ogni posto è buono per sbarazzarsi del problema: vicino ai cassonetti della spazzatura, davanti al passaggio per gli invalidi, sulle strisce pedonali, alla fine del marciapiede, vicino a una curva.
Può succedere di parcheggiare vicino a un incrocio (o intersezione, come preferisce definirla il Codice della Strada) per mancanza di altri posti disponibili, ma così facendo si rischia di commettere una violazione e di prendere la relativa multa, oltre che procurare un potenziale pericolo alla circolazione stradale.
L‘art. 158 del Cds, infatti, vieta la sosta o la fermata nei centri abitati sulla corrispondenza delle aree di intersezione e in prossimità delle stesse a meno di 5 metri dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale, salvo diversa segnalazione.
Facciamo un esempio. Supponiamo che torniamo a casa e in fondo alla strada troviamo un posto vicino all’angolo della via. In pratica dove la strada ne incrocia un’altra, a 90 gradi. Se l’auto è parcheggiata con il frontale a meno di 5 metri dalla intersezione delle 2 strade, è in sosta vietata. Questo vale per le auto, ma anche per le moto.
Purtroppo la rincorsa al parcheggio è diventata uno sport nazionale, specialmente per chi vive in città. Spesso gli automobilisti si inventano i parcheggi più assurdi o sfruttano degli spazi che non potrebbero utilizzare. Il giù citato articolo 158 CdS determina pure le sanzioni per chi parcheggia in corrispondenza o in prossimità di un’intersezione:
in casi del genere è prevista una multa da 41 a 168 euro se l’infrazione è commessa con ciclomotori o motoveicoli a due ruote, e da 87 a 344 euro se commessa alla guida dei restanti veicoli, incluse le automobili. Viene inoltre disposta la rimozione del veicolo in sosta. Le sanzioni in questione sono giornaliere per cui si possono applicare e conteggiare tante volte quanti sono i giorni di calendario per i quali prosegue la violazione.
In altre parole, se si lascia l’auto due giorni in divieto di sosta, il trasgressore sarà punibile con una doppia multa perché sta commettendo il medesimo reato di sosta vietata ma consumato in momenti (giorni) diversi. Importante: il verbale dell’eventuale multa deve indicare la via in cui è avvenuta l’infrazione e, se possibile, anche il numero civico in corrispondenza del quale l’auto è stata parcheggiata.
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