Parcheggi, nuova legge devastante: in un colpo solo sborsi 6.000€ di multa
Fenomeno sociale odioso che investe pressappoco tutta Italia, la piaga dei parcheggiatori abusivi attecchisce presso luoghi e zone molto trafficate. La legge è molto severa su questa attività, tanto che è perseguibile di reato
Può capitare, purtroppo, specialmente in città molto caotiche e turistiche, di imbattersi in alcune persone non autorizzate che chiedono un compenso per il parcheggio. Si tratta di parcheggiatori abusivi che operano nelle aree di sosta gratuita o a pagamento oppure in aree dove il parcheggio non è consentito e che, in cambio di alcuni euro, si occupano di trovare uno spazio per parcheggiare.
Al contrario dei parcheggiatori autorizzati, che sono i custodi di un parcheggio e operano su zone di sosta private, i parcheggiatori abusivi agiscono su zone di sosta pubbliche, come la strada, che hanno già la loro regolamentazione.
Fino ad oggi fare il parcheggiatore abusivo significava compiere “solamente” un illecito amministrativo cioè una infrazione che poteva essere perseguita unicamente con una sanzione amministrativa il più delle volte mai pagata dai committenti il reato perché ritenuto nullatenente.
Con il nuovo decreto sicurezza o decreto Salvini, varato dal Consiglio dei Ministri, passato indenne dal Senato e in vagliato della Camera è diventato effettivamente legge, questa annosa pratica, tanto conosciuta specie al sud Italia, non sarà più solamente un illecito amministrativo ma sarà punita in tutto e per tutto come un reato penale.
Pene più severe
La pratica del parcheggiatore abusivo rappresenta un illecito amministrativo semplice e viene sanzionato con una multa che va da 769 € a massimo di 3.065 €. L’importo può essere aumentato se il parcheggiatore è già stato sanzionato e fino a 7000 € se il parcheggiatore abusivo che chiede il compenso è un minore.
Questa particolare e illegale pratica quindi d’ora in avanti potrebbe essere perseguita non più solo con la sanzione pecuniaria ma anche con la reclusione in carcere per un periodo lungo fino a un anno. Carcere che scatta nel caso in cui si verifichino le condizioni previste dalla nuova normativa come se si verifica l’utilizzo di minori per riscuotere il compenso per il posteggio o nel caso in cui il parcheggiatore abusivo sia un recidivo e quindi sia già stato pizzicato chiedere soldi agli automobilisti.
Condizioni alle quali purtroppo già ora assistiamo all’interno delle nostre città. All’interno dello stesso decreto è previsto anche l’inserimento del reato di “esercizio molesto dell’accattonaggio” con pene fino a 6 mesi ma che possono arrivare fino a 3 anni se si impiegano minori.