Guida di notte, la legge è pericolosa: non puoi usare i fari in questa maniera I 300€ di multa

Ci sono alcune situazioni o contesti in cui guidare diventa particolarmente pericoloso, a prescindere dalle condizioni in cui ci si dovesse trovare, dall’età e dalle differenti esperienze già maturate alla guida: tanto che la legge corre ai ripari. Sarebbe?

Guidare di notte, come si può facilmente immaginare, non ha e non può avere lo stesso peso rispetto alla guida di giorno. La guida notturna è giocoforza, per una ovvia deduzione, molto più pericolosa e potenzialmente un azzardo di per sé.

La poca o ridottissima visibilità, la luminosità dei fari che spesso disturbano, certe pessime abitudini di chi guida e la stanchezza che, spesso, su chi sale al volante, è ben maggiore rispetto a quella di chi si mette alla guida di giorno dopo una notte di riposo.

Tanti sono i fattori con cui dobbiamo fare i conti quando si guida durante la notte, e molti sono purtroppo legati alla variabilità dei comportamenti degli stessi guidatori, alle loro azioni errate, pericolose, alle manovre sbagliate che spesso si fanno.

Gli esiti a cui possiamo andare incontro, anche se fossimo i migliori guidatori al mondo, possono essere nefasti perchè, per appunto, non tutto dipende dalla nostra buona volontà, dal nostro stile di guida ordinario e rispettoso delle leggi. Tuttavia?

Guida notturna, occhio a cosa fai

Proprio le leggi possono venirci incontro fornendo delle preziose indicazioni, limitazioni e punizioni rispetto a delle azioni che possono essere nocive durante le ore di guida notturna. Con multe a volte belle corpose: come una di ben trecento euro. Ma quando?

Tra le insidie stradali ci sono ad esempio quelle legate alla velocità correlata alla visibilità notturna: se non c’è una abbondante illuminazione pubblica su un tratto di strada bisogna guidare equiparando la velocità al tratto di strada coperto dai fari anabbaglianti, che fa escludere, ad esempio, un andamento oltre gli 80 chilometri orari.

Fari auto e notte, cosa sapere

Proprio l’uso dei fari è disciplinato in modo preciso: prima di tutto, ci sono differenze tra abbaglianti, anabbaglianti e luci diurne. Si chiamano così proprio per un motivo: servono a dare luminosità ma non vanno in sostituzione dei fari classici. Di giorno, ad esempio, gli anabbaglianti possono essere usati in caso di nebbia, ma il loro uso è per lo più nottburno.

Vietato poi lampeggiare con gli abbaglianti, salvo segnalazione di emergenze, perché questo potrebbe essere colto dalle pattuglie come un segnale di ‘avviso’ di postazioni di controllo ed è una irregolarità.