Targhe auto, controlli a tappeto: se vedono questo dettaglio sei finito I Multa stratosferica da 7000€
Il fenomeno della contraffazione o del mascheramento targa auto è molto frequente, più di quanto si possa pensare…
Le targhe sono strumenti volti a identificare il veicolo e il suo proprietario, il quale è responsabile per qualunque tipo di infrazione commessa. È implicito che camuffare la targa auto è senz’altro censurabile, non solo per la generale riprovazione sociale, ma per le pene previste dal Codice della Strada.
Una volta il metodo più diffuso per contraffare la targa era ricoprirla con sistemi che parevano funzionare solo per sentito dire: cospargere la targa di alcool, di cera, di lacca per far rifrangere la luce dei flash dell’autovelox.
Si è a conoscenza anche di meccanismi automatizzati frutto dell’ingegno “fai da te” che consentono, in maniera impropria, di ruotare la targa auto al passaggio al casello oppure davanti ad una postazione autovelox, sistemi che vengono sempre prima o poi smascherati dalle forze dell’ordine.
Oggi pare si sia ritornati al classico vecchio sistema, colui che ha dato origine a tutto: il classico e vecchio nastro adesivo, lo scotch trasformando un 3 in un 8, un 1 in un 7, o un 8 in uno zero o un 5 in un 6. Diciamo subito una cosa: si ha pochissima probabilità di farla franca, e qualora si riesca, il tempo è limitato.
Targa auto contraffatta: cosa prevede la legge?
Tale comportamento è sanzionabile sia dal codice stradale che dal codice penale. La legge prevede che chiunque circoli e venga sorpreso con un veicolo provvisto di targa auto altrui o comunque in qualche modo contraffatta, venga punito con una sanzione compresa tra euro 2.004 ed euro 8.017. Inoltre, nel caso in cui vi sia un’opera di falsificazione, di manomissione o comunque di alterazione della targa, indipendentemente da chi ne sia stato l’autore, si viene puniti penalmente.
Alla luce di quanto appena citato, anche la modifica di un solo carattere o di parte di esso con sistemi quali il nastro adesivo nero, incorre nella violazione del reato di cui all’art. 489 C.P., come ha confermato la stessa Corte di Cassazione nel corso di una sentenza dell’ottobre scorso, con reato di falso.
L’articolo 102 del Codice della Strada, poi, prevede che “Chiunque circola con targa non chiaramente e integralmente leggibile è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 42 ad euro 173” (ipotesi che, per esempio, potrebbe avvenire qualora la targa fosse sporca di fango). Insomma a causa della targa contraffatta si rischia di vedere il sole a scacchi. Non ne vale veramente la pena!