Ztl, addio all’obbligo fastidioso: il Tar annulla tutto I Costi insostenibili, non è legittimo
Fin da quando sono state concepite, le zone a traffico limitato non hanno incontrato, se così vogliamo guardarla (eufemisticamente parlando) un totale assenso entusiastico da parte di una folta platea di automobilisti (e non solo). Per motivi piuttosto semplici.
Al netto della sua utilità, la zona a traffico limitato rappresenta, come la parola stessa indica, una limitazione per chi guida: precludendo per una data zona, appunto, l’accesso al transito: in poche parole, determinati veicoli non possono entrarvi.
Le ragioni ottimali e fondamentali per cui la zona a traffico limitato è prima sorta e ha poi preso piede diffondendosi sempre di più nelle nostre città sono per lo più da ricercare nelle esigenze, sempre più spiccate e urgenti, di controllare i livelli di smog cittadino.
Nelle aree urbane, specie nel passato, si toccavano tali picchi di inquinamento da dover imporre regole urgenti come il transito a targhe alterne e appunto le zone a traffico limitato. Sono poi stati concepiti, a corollario, modi di accesso diverso: per ora, per livelli.
Le ZTL inoltre sono aree in cui è più possibile rispetto ad altre il godimento della città, del centro storico, coltivando l’aspetto collettivo e turistico di una comunità. Tuttavia sono anche un bel problema per chi deve raggiungere quella zona per impegni improrogabili.
ZTL, cambia ancora tutto
Vietarlo è diventato necessario, ma anche una limitazione stringente per tutti coloro i quali non avendo una soluzione diversa dai mezzi pubblici, debbono comunque ‘entrare’ in quella zona. Per questo da sempre piovono ricorsi, proteste, contestazioni.
E di recente è arrivata la svolta, il Tar si è pronunciato asserendo qualcosa che ha cambiato, almeno per un certo contesto, un pò tutta la immagine della ZTL. Sparisce l’obbligo odioso: il Tar blocca tutto: non c’è legittimità, i costi sono troppo alti. Ma su cosa?
In particolar modo, non ci sarà più un vincolo, per alcuni veicoli, l’uso di un dispositivo ritenuto finora necessario proprio in ambito ZTL. Parliamo dell’obbligo per autobus e camion che a Milano dovevano disporre di sensori per angoli ciechi.
L’obbligo era volto a protezione di pedoni (e non) dopo diversi incidenti con mezzi pesanti e prevedeva il divieto di ingresso nell’area B che poi è la parte più grande della città. In questa ampia zona, a causa dei troppi sinistri, i mezzi voluminosi erano come messi al bando, ma evidentemente, con un tandem di pronunciamenti, le autorità hanno ritenuto troppo stringente questa duplice obbligatorietà, cambiando le carte in tavola. E ora?