Patente, con la tua non puoi più guidare I Adesso serve un nuovo foglio: la legge ti obbliga
La patente è uno di quei documenti indispensabili per la guida. E se vi dicessimo che da oggi vi serve anche un altro foglio? La normativa parla chiaro.
Molti di noi farebbero nel senso letterale del termine ‘carte false’ pur di ottenere e preservare a vita la propria patente di guida. D’altronde si può definirla come un vero e proprio passpartout per la libertà e l’indipendenza.
Molte volte questo concetto sembra fin troppo vago ed astratto per valorizzare appieno le possibilità che ci offre un semplice pezzo di carta. Fintanto che quella libertà viene perduta. Vuoi per una sospensione della patente, vuoi perché sono venute meno le condizioni psicofisiche per guidare.
Sia nell’uno sia nell’altro caso, perdere la patente rappresenta un vero dramma per ogni automobilista abituato a muoversi ogni giorno in auto. È solo allora che ci si rende davvero conto dell’importanza di questo documento nella nostra vita, anche se non si è titolari di un veicolo.
Ha una validità non universale
In Italia ci sentiamo al sicuro quando circoliamo per le strade del Paese che ci ha ufficialmente abilitato alla guida, ma non appena varchiamo i confini di stato le cose si fanno spesso più fumose. Quanto conta la nostra patente italiana? Innanzitutto va detto che non è solo italiana, ma europea, motivo per cui in tutta l’Unione non avremo problemi in caso ci fermassero le forze dell’ordine.
Se poi ci trovassimo a risiedere stabilmente in uno degli stati membri sarebbe opportuno solo riconvertirla o registrarla alla Motorizzazione del Paese che ci ospita. E fin qui tutto bene, niente di particolarmente ostico all’orrizionte. Ma se dovessimo viaggiare in un Paese extracomunitario? La nostra patente potrebbe non valere di punto in bianco più nulla, potrebbe essere carta straccia.
La patente italiana nei Paesi extra UE
Per guidare nei Paesi extraeuropei infatti, spesso è richiesto il permesso internazionale di guida, che deve accompagnare la patente nazionale. Due modelli principali sono quello conforme alla convenzione di Ginevra del 1949 (valido in USA, Thailandia e Giappone per un anno) e quello conforme alla convenzione di Vienna 1968 (valido in altri Paesi esteri per 3 anni). La validità è legata sempre ai limiti della patente in Italia, e il rilascio avviene presso l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile.
Per il riconoscimento della patente italiana negli Stati Uniti invece le regole sono più rognose e variano da stato a stato. In alcuni stati, come California e Nevada, è riconosciuta addirittura la sola patente italiana; in altri invece potrebbe essere richiesta la patente internazionale o una traduzione in inglese del documento italiano.