Strisce blu, i proprietari di queste auto pagano di più I Rivoluzione nei ticket dei parcheggi
Le città italiane si riempiono sempre di più di strisce blu, costringendo a pagare per ogni sosta: all’orizzonte anche l’aumento. Negli ultimi anni tutte le amministrazioni si sono mosse in maniera univoca, inseguendo le direttive europee. Ora, la situazione sembra diventare ancora più dura: ecco cosa sta succedendo.
L’Unione Europea da tempo ha delineato i suoi obiettivi. Il Green Deal contiene tutti gli obiettivi e le aspirazioni comunitarie verso un futuro libero da un inquinamento eccessivo, più ecologico, che tenga d’occhio anche l’impatto ambientale. Tutto ciò è certamente necessario considerando le condizioni in cui versano gli ecosistemi e le ripercussioni che il cambiamento climatico sta avendo sulla società umana.
Se fino a qualche tempo fa le tematiche ecologiche erano perlopiù legate al rispetto della natura, oggi abbiamo sotto gli occhi quali siano le conseguenze che tutto ciò può avere sugli esseri umani, sia sugli individui che sulla società. Come se non bastasse, l’UE sta dirigendo un ambizioso piano che vorrebbe portare alla riduzione quasi totale degli incidenti automobilistici nei prossimi decenni.
Insomma, automotive, futuro e inquinamento sono tematiche strettamente legate. Ora, tutto ciò arriva a toccare anche le strisce blu, cioè i parcheggi a pagamento che troviamo in gran numero nei pressi dei centri cittadini. Per alcune categorie di veicoli, infatti, si tratta di un vero e proprio sovrapprezzo: scopriamo insieme di cosa si tratta e chi è coinvolto.
Il parcheggio costa di più: questi veicoli saranno coinvolti
In tutta Italia, negli ultimi anni, abbiamo assistito a una diffusione capillare delle strisce blu. Rendere il centro cittadino più costoso e meno a portata di macchina ha il nobile scopo di portare meno traffico e una qualità dell’aria superiore negli agglomerati urbani, piccoli e grandi che siano. Così, alcune amministrazioni hanno preso decisioni più decisive rispetto ad altre, includendo sovrapprezzi per i veicoli inquinanti, o vietandoli nelle ZTL.
Un caso singolare è quello che si sta verificando in questi giorni a Parigi. Una metropoli come la capitale francese ha di certo grossi problemi in termini di traffico e di qualità dell’aria, e per questo motivo l’amministrazione ha indetto un referendum che dovrebbe tenersi nei primi mesi del 2024. La scelta che verrà offerta ai cittadini sarà quella di aggiungere o meno un sovrapprezzo per i non residenti proprietari di SUV che parcheggiano nelle strisce blu parigine: vedremo cosa vorranno i francesi.