Guida notturna, non puoi più guidare quanto vuoi: dopo questo orario sei obbligato a fermarti
Viaggiare di notte ha da sempre avuto il suo fascino: suggestivo, emozionante, silenzioso, spesso fluido, il transito notturno a bordo della propria auto è quasi un cullarsi tra pensieri e libertà, riportandoci a sensazioni uniche. Non sempre si può fare, però.
Molto spesso le partenze notturne, quelle che un tempo erano chiamate intelligenti, aiutavano anche chi, dovendo andare in vacanza o dovendosi spostare nei giorni in cui era annunciato un bollino rosso da traffico, andavano per la maggiore. Ora è un pò tutto cambiato.
Le strade spesso di notte sono comunque abbastanza ‘popolate’, e le città sono un pò meno silenziose o dormienti rispetto al passato. Guidare durante le ore notturne e di buio però ha conservato il suo charme e le sue utilità, ma come detto non è sempre lecito.
O meglio, ci sono delle limitazioni da questo punto di vista: e per diversi aspetti, da valutare al meglio: che cosa significa? Esiste una legge che vieta di guidare durante la notte? Una sorta di coprifuoco o, magari, una specie di lockdown come quelli conosciuti di recente?
Nulla di tutto questo: ci sono però delle indicazioni che, in punta di diritto, ci vengono fornite dalle norme in vigore e che ci dicono cosa è lecito o meno fare, durante le ore della notte, quando si guida. E tra queste c’è anche proprio un divieto di guida.
Guida notturna, il divieto che non conosci
Per essere più precisi, un divieto temporale relativo alla guida: vale a dire che non si può, stando a tali norme, guidare per tutto il tempo che si vuole. Per ciò che attiene alla guida notturna, cioè esiste un orario limite dopo il quale non ci si può spingere. Un orario, dopo il quale esiste l’obbligo di doversi fermare. Ma quale orario? E come mai? E quali sono queste norme nello specifico e che cosa dicono e soprattutto, per chi valgono, per tutti? Rispondiamo a queste giuste domande nell’immediato.
Esistono delle norme che si riferiscono ad una particolare categoria di soggetti che si mettono alla guida, e sono coloro i quali svolgono una attività di conducenti professionali. Esiste, cioè, una regola che disciplina i tempi di guida e quelli di riposo. Sarebbe a dire?
Guida notturna, loro non possono spingersi oltre
L’orario di lavoro notturno è diverso da quello diurno: viene definito in 4 ore e mezza di fila continuative tra la mezzanotte e le 7 del mattino. In questa ottica le norme vigenti dicono che guidare per lavoro in modo continuativo dalle 00,00 alle sette della mattina è possibile solo entro il limite temporale di 4 ore e mezza consecutive.
Esistono delle precise regolamentazioni che disciplinano la durata lavorativa di chi dirige un veicolo e che dividono dunque la fasce orarie soprattutto per ragioni di sicurezza e tutela della salute dei conducenti.