Limiti di velocità, la mazzata dall’Unione europea: li hanno abbassati tantissimo I Viaggiare diventa un incubo
Correre quando si guida un veicolo, quale che sia, non solo non è una scelta saggia, ma a dir poco scellerata e pericolosa: oltre a essere pericoloso per la nostra salute e quella altrui, ci espone anche ad una serie di multe. Non basta: per questo tutti premono per strette.
Quando si parla di strette e di ‘tutti’, si intende da un lato un importante inasprimento delle regole del codice della Strada e dall’altro si parla di comunità Europea, dal momento che in questo momento l’esigenza di maggior rigore è avvertita in pratica da tutti.
Purtroppo i numeri e le statistiche sono qui, e ovunque, a dircelo: per quanto possano sembrare sempre più fredde, sono purtroppo sempre più corpose, e raccontano di un tasso di mortalità che sta crescendo a vista d’occhio, senza esclusioni di categorie o altro.
Per strada si finisce cioè sempre più spesso per essere coinvolti in una situazione di pericolo di sinistri, più o meno gravi, ma soprattutto di rischi per la nostra incolumità, per quella degli altri, per la vita stessa. Per strada, cioè, si muore troppo.
Ogni giorno sembra di dover leggere sui giornali, siti o ascoltare in tv e radio una sorta di bollettino di guerra. E non che i conflitti manchino, in questa fase: tuttavia, pur nel prendersi la copertina, gli incidenti mortali in strada non sono percepiti al massimo.
Ue, in vista la stretta normativa sulle strade
Ovvero, esiste una fetta non minuta della popolazione europea – e per estensione mondiale – che non capta quelli come dei veri moniti, dei segnali relativi al dover cambiare atteggiamento. Come se la morte dovesse toccare sempre ad altri. E invece?Invece, mentre si continua a correre andando spesso ben oltre i limiti di velocità, si continua anche a morire sulle arterie stradali dei tanti paesi della Unione Europea che per appunto, adesso, sta premendo con vigore perché arrivi quella che molti chiamano ‘mazzata’.
Ovvero, un inasprimento in generale: sulle regole, sui controlli, sulle punizioni da comminare. Senza una fermezza maggiore è evidente che per molti non ci siano sufficienti deterrenti rispetto all’abitudine terribile di sforare anche di parecchio i limiti di velocità. Per questo la Unione Europea ha iniziato a ragionare su come abbassare i limiti, incidendo sulle abitudini di chi guida.
Limiti di velocità, lo sprint dell’Unione europea
Di fronte ad una vastità normativa e interpretativa e al fatto che ogni singolo Stato si trova nella posizione di poter legiferare in piena autonomia, l’Unione Europea parte dal presupposto che più che abbassare i limiti di velocità, sia necessario provare a far rispettare al massimo quelli che ci si trova in vigore ora.
Dall’Italia in giù o in su, cioè, la necessità è di dar continuità al processo del 2022 del Sistema ISA, uno dispositivo che l’Europa vuole che sia obbligatorio – con il placet degli stati membri – per limitare in modo automatico la velocità delle vetture sulle strade.