Telepass, conto alla rovescia prima della batosta: ti costerà 85 euro I Non ti salvi in nessun modo
Eravamo abituati a pagare il Telepass a un costo davvero irrisorio. Bene, sembra che non sarà più così, dal momento che si prevedono aumenti di un’entità abnorme. Scopriamo perché.
Meno male che il Telepass doveva essere il sistema di telepedaggio più comodo e conveniente di cui potevamo usufruire. Fino ad oggi in effetti lo è stato, ma da qualche tempo sono iniziati a comparire strani avvisi sui tabelloni elettronici in autostrada.
Di che si tratta? Gli avvisi rimangono un po’ sul vago, ma da quello che sappiamo è in corso una epocale rivoluzione ai caselli autostradali. Quello che abbiamo sempre utilizzato come sistema di pagamento potrebbe da domani risultare molto più caro del previsto.
Peccato, perché praticamente tutti gli automobilisti hanno almeno qualche volta nella vita provato in prima persona i vantaggi di questo sistema di pedaggio automatico: comodo, veloce, e indolore.
Nuove scelte strategiche
Il rischio invece è che di indolore non ci sarà proprio nulla da qua in avanti. Mentre fino a oggi il costo di un abbonamento annuale era proprio irrisorio, si rischia invece di arrivare a pagare addirittura 85 euro. Sì signori, avete capito proprio bene. La società sta infatti mettendo a punto una serie di politiche aziendali e scelte strategiche nuove che finiranno in qualche modo per svuotare le tasche dei poveri automobilisti.
Quello a cui pocanzi accennavamo era della comparsa di alcuni strani avvisi sulla cartellonistica autostradale proprio in questi giorni. Cosa c’era scritto di tanto allarmante? Si tratta di un avviso che mette in allerta gli automobilisti sui nuovi controlli per le violazioni di mancato pedaggio, come prevede l’adeguamento del Codice della Strada che ha reso operativo uno specifico protocollo d’intesa tra Polizia Stradale e Aiscat per la sorveglianza di questa violazione.
Come funziona l’accertamento
Vediamo nello specifico di cosa si tratta: la società Autostrade sta avviando questa mega operazione di controllo sull’avvenuto pagamento che avrebbe come scopo quello di individuare gli utenti che per qualche motivo non riescono a mandare a buon fine il pagamento al casello. Questo potrebbe avvenire per svariati motivi, da un transponder messo male o dimenticato nel cassetto portaoggetti al furbetto che non ha nessun dispositivo ma che passa di straforo appiccicato alla macchina davanti che gli apre la sbarra.
Ma di casi di mancato pagamento potremmo elencarne una sfilza. C’è chi non ha contanti o carte abilitate, ad esempio. A tutti questi viene solitamente consegnata la ricevuta di mancato pagamento. Se non paga entro 90 giorni sarà tampinato da agenti ‘accertatori’ formati appositamente per perseguire le violazioni di mancato pagamento e inviare il verbale alla Polstrada. La multa prevista dopo i 90 giorni è di 85 euro. Insomma, si fa sul serio.