Alex Zanardi, il comunicato secco dal San Raffaele I Commozione indescrivibile nel mondo dello sport
Alex Zanardi è tra gli esempi più splendenti del panorama sportivo mondiale. Il suo incidente ha sconvolto il mondo dello sport italiano.
Sono già trascorsi tre anni da quel 19 giugno 2020 e 22 dal 15 settembre 2001, primo incidente in pista che gli costò l’amputazione di entrambe le gambe. Un momento che tutti ricordano perché il vincitore di quattro medaglie d’oro ai Giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016 è uno degli sportivi più amati dagli italiani.
Il bolognese, ancora una volta, ha dimostrato di avere una resilienza straordinaria. Dopo il periodo in ospedale, è riuscito a proseguire le cure a casa sua, abbracciato dal calore della sua bella famiglia.
Lentamente sta continuando la sua risalita, dopo un ciclo di cure presso il centro iperbarico del San Raffaele. La famiglia mantiene il massimo riserbo sulle condizioni di salute del noto pilota. Alex si è sempre fatto volere bene da tutti nel corso del suo cammino.
Prese parte alla Formula 3000, catturando l’interesse di Eddie Jordan. Quest’ultimo aveva lanciato in F1 Michael Schumacher e fiutò l’affare anche con il bolognese. Nella categoria regina del Motorsport, Zanardi non ha mai avuto un’auto all’altezza dei competitor, conquistando un solo punticino con la Lotus 107B nel GP Brasile.
Le condizioni attuali di Alex Zanardi
Il 23 ottobre 2023, Zanardi ha compiuto 57 anni: ci sentiamo di festeggiarlo, celebrarlo per manifestare la stima nei riguardi del campione, e dell’uomo che ha scelto di proseguire, di raccogliere le sue risorse e condividerle, per sé e chi vuole riconoscersi anche solo in parte in questa storia.
La situazione complessiva sembra essere migliorata e in base alle informazioni ufficiali che filtrano dall’equipe mediche che ne ha seguito le cure “il paziente è stato stabilizzato“, ma di più non è dato sapere. Il suo percorso riabilitativo è costante, continuo e in prossimità del primo, impressionante incidente sulla pista di Lausitzring, avvenuto il 15 settembre 2001, è normale, ovvio che questo uomo dalle qualità rare sia presente nel ricordo dei tifosi, dei suoi estimatori.
L’ambiente familiare lo aiuta nel suo difficile percorso riabilitativo, come ha confermato la moglie di Alex Zanardi, Daniela, in un’intervista al magazine ufficiale BMW, nella quale riferisce le condizioni di Alex.” Non è ancora possibile prevedere come il suo recupero si svilupperà ulteriormente. È ancora un percorso lungo e impegnativo che Alex affronta con spirito molto combattivo. Ricevere così tanto supporto in questo percorso, non solo dai medici e dai terapeuti che lavorano costantemente con lui, è di grande aiuto per lui e per noi“.