Treni in ritardo: adesso te li rimborsano sempre I Lo impone la Cassazione: soldi subito
Se c’è una notizia che assomiglia molto ai classici leitmotiv quasi tutte le mattine nella sezione dell’attualità o cronaca legate ai disservizi nelle città, questa forse è la news relativa ai famigerati ritardi dei treni e dei mezzi pubblici.
Si tratta però di una ‘nota dolente’, e non certo di un motivetto che ci piace ascoltare o cantare. Purtroppo però è costante e ci risuona nelle orecchie da sempre: stonando per lo più per chi deve prendere un treno per impegni urgenti.
I ritardi dei treni sono una costante e quasi non fanno più trend nei topic: eppure, però, qualcosa su questa annosa faccenda sta per cambiare. Perchè se è vero che i ritardi sono ‘puntuali’ più che mai, arriva altrettanto una svolta.
Di che si tratta? I disagi relativi ai treni in ritardo possono essere tanti così come possono essere tante le ragioni da cui ovviamente il ritardo arriva. Da qui, però, forse, si apre uno spiraglio che potrebbe modificare ogni cosa.
Stiamo parlando di una chance che andrebbe a fornire un supporto a tutti coloro i quali hanno dovuto subire non solo il disservizio ma le conseguenze dello stesso, quale che ne sia l’entità o la forma. Ovvero sia?
Treni in ritardo: arriva il rimborso?
Stiamo parlando della chance di ottenere un rimborso a causa del ritardo del treno a causa dei disagi che ne sono conseguiti: da un appuntamento importante che salta, dal freddo che si è subito, dalla visita medica a cui non si è potuto andare, e via così. Rimborsi per quello che viene ormai definito come un ‘danno esistenziale’.
Così, in effetti, il ritardo del treno è stato definito da una sentenza della Corte di Cassazione, la quale ha riconosciuto a dei passeggeri che erano rimasti ingabbiati nei treni a causa del maltempo, e sono arrivati in ritardo ai loro appuntamenti. I cittadini dovranno dunque essere risarciti. Ne ha parlato anche il Codacons.
Decisione storica: rimborso per ritardo treni
Quella della Cassazione è evidentemente una sentenza definita “caso limite”: ma come si dice in gergo, quando si apre una breccia, tutto può cambiare. E in effetti, da adesso potrebbe essere applicata a tanti altri casi.
Rallentamenti e ritardi, se prevedibili, potranno essere dunque oggetto di ‘ricorsi’ o richieste di indennizzo. Anche per il Codacons questa è una decisione importante, che finalmente va a riconoscere i danni ‘esistenziali’ che gli utenti subiscono spesso, come ha ammesso il presidente di Codacons Carlo Rienzi.